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Il progresso degli impalcati metallici in sistema misto

I viadotti su 40 km della A2 “Autostrada del Mediterraneo” progettati in dieci anni

Il progresso degli impalcati metallici in sistema misto

Anche dal punto di vista della tipologia strutturale della sezione trasversale l’evoluzione normativa e costruttiva è ben rappresentata dal passaggio dalle sezioni a cassone equivalente (ASR18, ASR20 e ASR22) alle sezioni aperte (ASR17). In queste ultime, più semplici da costruire, le travi sono soggette a maggiore cimento per l’eccentricità dei carichi mobili ma beneficiano di una maggiore resistenza grazie alle verifiche SLU codificate negli EC.

Anche i giunti bullonati degli elementi secondari risultano semplificati dalla adozione degli EC; a fronte di collegamenti ad attrito con coefficiente 0,3 (per giunti in opera secondo CNR 10011) sono stati adottati giunti in categoria B con comportamento a taglio allo SLU e coefficiente 0,45. La stessa costruzione dei traversi è stata semplificata passando dalle consuete tipologie reticolari con molte aste di piccolo spessore e diffuse bullonature a elementi ad anima piena di maggiore semplicità.

Una nota particolare merita la valutazione delle rinnovate modalità di verifica a fatica degli impalcati laddove, a fronte dell’indicazione minima delle Norme del 1990 che imponevano un mero dimezzamento del carico mobile quale riferimento di tali verifiche, le NTC hanno introdotto cinque possibili schemi di carico dettagliati in funzione dell’effettivo traffico presente sull’impalcato durante la sua vita. Questo è particolarmente utile per i cavalcavia e lo schema adottato per quelli a servizio delle strade poderali sulla ASR22 (schema 4) ha corrisposto al meglio alle loro tipicità senza inutili sovradimensionamenti.

Anche nel progetto delle solette, il progresso normativo e tecnologico ha permesso di migliorare la durabilità delle stesse. Dalle prime solette molto armate poggianti su due travi con grande luce di calcolo (l’interasse delle travi dei ponti della ASR20 è superiore a 7 m) negli ultimi progetti si è adottata una trave di spina con riduzione del cimento della stessa soletta e nella ASR18, talora, anche la predalle metallica che ha permesso il varo diretto degli impalcati di accesso del viadotto Italia completi di armatura in soggiacenza a spazi e tempi minimi. Questa tecnologia ha consentito il montaggio dell’impalcato sulle massicce pile esistenti superando anche le eccentricità planimetriche del nuovo tracciato.