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Il cavalcavia Via Cavallera sulla A4

L’opera denominata cavalcavia Cavallera, posta alla p.k. 0+257,99, è stata ultimata nel Luglio 2017 per lo scavalco dell’Autostrada A4 Milano-Brescia al fine di consentire l’interconnessione tra le due importanti direttrici A35 e A4

Il cavalcavia Via Cavallera sulla A4

A differenza della modellazione matematica (comportamento nominale) che prevede la costanza della rigidezza al variare della deformazione, il comportamento sperimentale dei dispositivi mostra una rigidezza orizzontale kh non costante.

In particolare, per cicli a piccole deformazioni il dispositivo risponde con una rigidezza elevata, pari a oltre tre-quattro volte il valore nominale. Al crescere della deformazione la rigidezza diminuisce, fino a stabilizzarsi al valore nominale di progetto per deformazioni pari almeno al 100% dell’altezza di gomma (d/Tq ≥ 1).

Di conseguenza, il valore della rigidezza traslazionale dei dispositivi in condizioni di esercizio (per le quali gli spostamenti imposti sono inferiori) risulta più elevata di quella in condizione sismica: il valore della rigidezza traslazionale in condizioni di esercizio risulta pari a 12.375 kN/m, mentre quella in condizioni sismiche risulta pari a 4.950 kN/m.

In fase di progettazione, tali valori sono stati infatti utilizzati in un’analisi dinamica lineare al fine della valutazione delle azioni sismiche e nella ripartizione delle azioni orizzontali trasmesse dall’impalcato ai diversi elementi di sostegno.

Le spalle del cavalcavia Via Cavallera sono state progettate affinché si mantenessero in campo elastico sotto l’azione sismica allo stato limite ultimo: in questo modo, si garantisce che – anche a seguito di un evento sismico di eccezionale intensità – gli unici elementi a rimanere danneggiati siano i dispositivi di vincolo, più facilmente sostituibili alla fine dell’evento sismico, mentre gli elementi strutturali costituenti l’opera mantengono integre le proprie capacità di resistenza.

Anche i pali di fondazione del cavalcavia Via Cavallera sono stati progettati in modo da rimanere in campo elastico. Non è stato necessario tenere in conto nel dimensionamento delle sottostrutture gli effetti delle azioni termiche, dal momento che l’impalcato è stato vincolato in modo isostatico. Le variazioni termiche sono state invece considerate nel dimensionamento dei giunti, assumendo una variazione termica di +/─30 °C.

Per quanto riguarda il dimensionamento dei traversi, è stata considerata una variazione uniforme sulla soletta di +/─10 °C.