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Il cavalcavia Via Cavallera sulla A4

L’opera denominata cavalcavia Cavallera, posta alla p.k. 0+257,99, è stata ultimata nel Luglio 2017 per lo scavalco dell’Autostrada A4 Milano-Brescia al fine di consentire l’interconnessione tra le due importanti direttrici A35 e A4

Il cavalcavia Via Cavallera sulla A4

Sono stati previsti, infatti, differenti elementi di irrigidimento sia trasversali sia longitudinali (elementi piatti) a rinforzo di tale nodo, in modo tale anche da garantire una più uniforme trasmissione degli sforzi agli apparecchi d’appoggio e agli eventuali martinetti di sollevamento dell’impalcato. L’impalcato è stato realizzato interamente mediante saldatura di lamiere in acciaio S355J2+N secondo la EN 10025-2.

Tutti i traversi sono stati connessi alla soletta mediante piolatura e sono stati collegati alle travi principali mediante unioni saldate, per non generare problemi di deformazione differenziale e quindi di congruenza tra traverso e soletta, dal momento che tali unioni non permettono alcun tipo di movimento relativo tra le parti giuntate.

Per le connessioni a taglio tra la struttura metallica e il calcestruzzo sono stati utilizzati pioli Nelson KB Ø19×150 tipo SD1, in acciaio S235J2G3+C450 (ex ST 37-3K) in accordo con la UNI EN ISO 13918.

La realizzazione della soletta è stata prevista con il sistema costruttivo a predalles: appoggiandosi sui traversi, la soletta è costituita da una lastra in acciaio dello spessore di 6 mm, alla quale sono stati saldati i tralicci elettrosaldati di altezza 15 cm, posti a interasse di 40 cm.

Le lastre metalliche tralicciate sono autoportanti nei confronti del getto in opera della soletta. La presenza di pioli connettori tipo Nelson sui traversi garantisce una piena collaborazione tra la soletta e la carpenteria metallica dei traversi.

Per garantire la non-labilità dell’impalcato nelle fasi di montaggio della carpenteria metallica e di getto della soletta, vengono disposti dei controventi di piano diagonali realizzati da profili ad L.

Le lastre sono state posizionate sui traversi in semplice appoggio in campata, mentre sono state completamente saldate in corrispondenza dei primi tre traversi di testata. Successivamente, è stato eseguito in opera il getto di calcestruzzo.

La presenza di pioli connettori sia sui traversi sia sull’anima della trave longitudinale garantisce una piena collaborazione tra la soletta e la carpenteria metallica dell’impalcato. La soletta infatti, oltre a essere soggetta ad azioni locali dovute ai carichi mobili e permanenti che gravano direttamente su essa, è sollecitata longitudinalmente da un importante sforzo di trazione che nasce a seguito del fatto che essa stessa (come tutto l’impalcato) costituisce parte della catena dei due archi.