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Demolizione a tutta altezza

Sulla S.G.C. E/78 “Grosseto-Fano”, nel tratto Grosseto-Siena, i lavori di adeguamento a quattro corsie della S.S. 223 tra i km 30+040 e 41+600 per i Lotti 5, 6, 7 E 8 presso il viadotto Farma esistente

L’inquadramento del cantiere

L’ATI composta da Strabag SpA e Intercantieri Vittadello SpA ha dato incarico alla Armofer di intervenire nell’ambito dei lavori di adeguamento a quattro corsie della tratta Grosseto-Siena della S.S. 223, parte integrante dell’itinerario europeo E78, avviata dal Compartimento della Toscana di ANAS SpA.

Nello specifico, la Armofer ha effettuato i lavori di demolizione delle pile e la frantumazione delle travi degli impalcati in calcestruzzo, precedentemente rimosse da altra Società.

Il viadotto Farma è lungo complessivamente 892 m ed è composto da 16 campate e due spalle con 15 pile in calcestruzzo armato di altezza variabile “progressiva” da circa 7 m a circa 100 m di altezza per quelle centrali, le più complesse da affrontare. 

Descrizione dei lavori

Quattro metodi di lavoro sono stati utilizzati a seconda della specificità d’intervento. 

La demolizione delle travi degli impalcati fuori opera

Gli elementi strutturali dell’impalcato, precedentemente rimossi e già a terra, sono stati demoliti fuori opera con escavatori equipaggiati con pinze e frantumatori per calcestruzzo. 

La demolizione/l’abbassamento delle pile dalla sommità

Per abbassare le pile di maggior altezza (80-100 m), gli interventi sono stati eseguiti in sommità. Si è intervenuti fra i 100 e i 40 m di altezza, quindi in situazioni potenzialmente pericolose per la grande altezza operativa.

Armofer ha scelto di costruire una piattaforma autosollevante intorno alla pila per portare uomini e mezzi in sommità in un cantiere adeguatamente chiuso e protetto. All’interno del cantiere sospeso era in funzione una flotta di tre Brokk radiocomandati.