Le pavimentazioni flessibili sono formate da un insieme di strati sovrapposti, di caratteristiche fisiche, meccaniche e spessori differenti. Questi strati sono legati da una patina di emulsione bituminosa chiamata mano d’attacco, la quale può essere considerata come il collante che tiene uniti tra loro i vari strati al fine di farli lavorare come un unico elemento.
Per mano d’attacco si intende quindi quell’applicazione di emulsione bituminosa eseguita prima della stesa del conglomerato bituminoso a caldo, la quale ha lo scopo di garantire l’adesione e il perfetto ancoraggio tra gli strati della pavimentazione.
Questo processo è importante poiché una pavimentazione stradale, per essere considerata ben dimensionata in funzione del traffico al quale sarà soggetta, deve fare in modo che ognuno dei suoi strati venga sollecitato compatibilmente con le sue possibilità e che non lavori disgiunto dagli altri.
Per far sì che ciò avvenga non è semplicemente necessario garantire un buon mix design dei differenti strati ma è fondamentale allo stesso tempo essere certi del fatto che essi siano intimamente collegati tra di loro, in modo tale da reagire come un unico blocco nei confronti delle sollecitazioni esterne.