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Le nuove frontiere della manutenzione ordinaria

Un intervento sulla Superstrada Merano-Bolzano ridefinisce gli standard qualitativi della manutenzione ordinaria della pavimentazione stradale grazie a un capitolato che prevede l’impiego di tecnologie innovative

Si trattava innanzitutto di utilizzare un sistema 3D che consentisse di caricare le quote di progetto direttamente nel sistema di controllo della fresa, superando quindi il metodo tradizionale con marcature lungo le barriere New Jersey, la cui precisione, in sostanza, dipende esclusivamente dall’abilità dell’operatore di seguirle.

Quando si è presentata l’occasione di disporre di un tratto sufficientemente lungo per sperimentare il nuovo metodo di intervento, abbiamo affidato i lavori all’Impresa C9 Costruzioni di Gruppo Adige Bitumi, per eseguirlo secondo le specifiche di progetto”.

Come già sottolineato, l’intervento è avvenuto in carreggiata Nord, cioè in direzione di Merano, in un tratto di 2,6 km compreso tra le p.k. 211+500 e 208+900. Si è trattato di stendere uno strato di 8 cm di binder sulla sola corsia di marcia lenta e di 4 cm di tappeto di usura su entrambe le corsie.

La miscela di conglomerato per il tappeto di usura prevedeva il 7,4% di bitume modificato ad alta lavorabilità sugli aggregati porfirici, filler e additivi e l’aggiunta dell’1,1% di polverino di gomma.

Questo è stato miscelato secondo la “tecnica dry”, cioè è stato prima stoccato in un silos dedicato di 40 m3 e poi dosato a peso direttamente nel mescolatore (tutti i 1.830 m3 di conglomerato necessari a completare la stesa sono stati prodotti da Gruppo Adige Bitumi presso lo stabilimento di Mezzocorona – TN).

L’intervento nel suo complesso ha dato ottimi risultati, sia in termini qualitativi, sia dalla prospettiva dell’organizzazione del cantiere, come del resto sottolineato dallo stesso Ingegner Sicher: “Sulla MeBo sono state sperimentate con successo diverse tecnologie di scarifica, stesa, compattazione e anche di gestione del cantiere.

I sistemi adottati hanno inoltre offerto numerosi vantaggi anche dal punto di vista del controllo qualità; un ulteriore punto a favore per l’esperienza compiuta in questo lotto sperimentale. Siamo dunque soddisfatti perché abbiamo compiuto un altro passo avanti per rendere più efficace la gestione e la manutenzione della MeBo, un’importante arteria dell’Alto Adige”.