Da un punto di vista prettamente di laboratorio, la tendenza alla segregazione può essere minimizzata mediante un corretto proporzionamento delle miscele, tuttavia le varie attività ispettive di cantiere dimostrano che quasi sempre, in particolare quando le aree segregate presentano una certa sistematicità e ripetitività, la segregazione delle miscele è da imputare ad una errata esecuzione delle varie fasi del processo costruttivo e non alla qualità del materiale impiegato. In questi casi, quindi, particolare attenzione deve essere posta alle procedure di stoccaggio e movimentazione delle materie prime, alle procedure di dosaggio e miscelazione presso i vari impianti di produzione, alle procedure di trasporto e di alimentazione delle finitrici, ecc..
L’attività di ispezione in cantiere dimostra inoltre che particolare attenzione deve essere posta alla corretta realizzazione del collegamento esistente all’interfaccia tra i vari strati della pavimentazione, i quali potrebbero rappresentare i punti deboli di tale sistema.
Conclusioni
Come per qualsiasi struttura di ingegneria, le costruzioni stradali devono essere progettate e costruite in modo tale da resistere, per un periodo di tempo prestabilito, al degrado per cause ambientali e per cause strutturali.
Indagini iniziali mirate alle modellazione geologico-geotecnica del sito ed alla caratterizzazione dei materiali da costruzione disponibili, attività di verifica delle metodologie costruttive proposte e attività di ispezione e prova in corso d’opera, rappresentano pertanto le varie fasi attraverso le quali deve avvenire la progettazione e la costruzione di un’opera stradale.
Ringraziamenti
L’Autore desidera ringraziare le Società Julius Berger International GmbH – Bilfinger Construction GmbH per aver reso possibile la stesura del presente contributo.