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L’applicazione di uno specifico geocomposito per la manutenzione stradale

Un caso studio inerente lo sviluppo di nuovi materiali che consentono di incrementare l’efficacia degli interventi di ripristino facilitando le procedure operative

L’applicazione di uno specifico geocomposito per la manutenzione stradale

I geocompositi, materiali di ultima generazione, prevedono un accoppiamento di un tessuto e una geogriglia annegati in un pacchetto di bitume modificato e offrono i benefici di entrambe questi prodotti.

Il tessuto assorbe e trattiene il bitume che permette una adeguata impermeabilizzazione e adesione del geocomposito alla superficie stradale, mentre la geogriglia conferisce alta resistenza e rigidezza ritardando e impedendo il progredire dello stato fessurativo. La combinazione delle funzioni svolte da questi materiali rende il prodotto finito efficace e capace di soddisfare molteplici esigenze.

I casi più comuni di ripristino di una pavimentazione stradale si possono distinguere in: pavimentazione esistente con fessurazione ramificata ma con profilo superficiale regolare e nessun vincolo di quota; pavimentazione esistente con fessurazione ramificata e profilo superficiale non regolare o vincoli di quota; pavimentazione esistente con fessurazione ramificata e cedimenti profondi.

Nel primo caso, si può prevedere l’applicazione del geocomposito direttamente sulla pavimentazione esistente. Se fossero presenti sporadici sgranamenti o buche occorre regolarizzare il piano di posa con conglomerato bituminoso a caldo prima dell’applicazione del geocomposito.

Nel secondo caso, si può procedere con la parziale fresatura del conglomerato bituminoso e l’applicazione del geocomposito sulla superficie fresata previa spruzzatura di una mano d’attacco con emulsione bituminosa a rottura rapida o media con dosaggio di bitume residuo di 0,3 kg/m2 e saturazione con filler.

Nel terzo caso, occorre invece fresare completamente il vecchio conglomerato bituminoso, compattare e riprofilare lo strato di fondazione, impregnare lo strato di fondazione con emulsione bituminosa a rottura lenta o media con dosaggio di bitume residuo di 1,0 kg/m2 e saturare con filler, stendere uno strato di conglomerato bituminoso a caldo e applicare il geocomposito.

In tutti i casi, a seguito dell’applicazione del geocomposito, seguirà la stesa di uno o più strati di conglomerato bituminoso fino alla quota di progetto. Occorre inoltre precisare che, sempre seguendo le regole pratiche sopramenzionate, l’uso dei geocompositi è particolarmente indicato anche sopra i giunti di costruzione e la traccia degli scavi per i sottoservizi.