L’Azienda triestina Harpo SpA, specializzata nell’assistenza tecnica sui geosintetici, e l’Azienda di Andria Costrade, specializzata nella realizzazione di lavori edili e stradali, hanno impiegato la tecnica del confinamento laterale in Neoloy per il rafforzamento di una pavimentazione stradale ammalorata utilizzando il 100% del materiale fresato nel medesimo sito di intervento.
L’utilizzo del conglomerato bituminoso fresato non è una novità assoluta.
Esso è stato impiegato per la prima volta nel 1951 negli USA nella costruzione di pavimentazioni, dove è noto con la sigla RAP, ossia Recycled Asphalt Pavement, o RAC – Recycled Concrete Pavement -, per il riciclato di origine cementizia. Sempre negli USA, dal 1970 è divenuto diffuso come impiego costruttivo ma è dal 1974 che è stato utilizzato in vasta scala per la costruzione di strade negli Stati del Nevada e del Texas.
La N.A.P.A.- National Asphalt Pavement Association – stima in 500 milioni il RAP prodotto nel 2011 e in 100 milioni il RAP utilizzato nel medesimo anno.
I principali benefici nell’utilizzo del RAP sono menzionati nella FHWA Pavement Recycling Guidelines, precisamente nella FHWA HRT 11 021, che li elenca nel modo seguente:
- riduzione dei costi di costruzione;
- risparmio di inerte e binder;
- rispetto per l’ambiente;
- ottimizzazione energetica.
L’attuale utilizzo, dichiarato dalla N.A.P.A., è limitato, poiché su una percentuale del 90% di strade degli States pavimentate in conglomerato bituminoso (H.M.A. Hot Mix Asphalt), il RAP usato nella realizzazione del nuovo H.M.A. è limitato ad una quantità del 12% in peso (restrizione DOTs). Il conglomerato bituminoso fresato è fortemente influenzato, nelle prestazioni, da diversi fattori; uno studio FHWA ha definito i Fattori influenzanti del RAP, che sono elencabili nei seguenti punti:
- dipendono dalle caratteristiche e dal tipo di conglomerato bituminoso (c.b.) usato;
- uno strato di usura ha inerti resistenti all’abrasione, uno strato di binder no;
- numero di rifacimenti;
- la percentuale di ammaloramenti (buche, ormaie, fessurazioni);
- il processo di fresatura usato per rimuovere la pavimentazione;
- la fresatura rende l’inerte più fino della granulometria originale.
I test condotti sul sistema in Neoloy
Il sistema in neoloy è stato oggetto di valutazioni prestazionali a partire dal 2009 da parte dei Dipartimenti dei Trasporti D.O.T. del Kansas, dell’Iowa, del Missouri e di New York con il supporto scientifico della Kansas State University. Il test è definito Accelerated Pavement Testing (APT). In pratica, si tratta di un veicolo automatico che transita su una pavimentazione composta da diversi tipologie tra cui anche il RAP.
Il test APT presenta le seguenti caratteristiche:
- peso assiale di 80 kN;
- asse a ruote gemelle;
- pressione di gonfiaggio del singolo pneumatico 550 kPa;
- velocità di transito sulla pavimentazione, costante e pari a 11,3 km/ora.
La pavimentazione su cui transita il sistema APT si compone di 16 sezioni:
- sette sezioni in RAP;
- quattro sezioni con misto stabilizzato, classificato AB-3;
- quattro sezioni con sabbia (Kansas River);
- una sezione con inerti riciclati.
Tutte le sezioni, ad eccezione di alcune di controllo, sono confinate con il sistema in Neoloy. L’obiettivo del test è rilevare:
- il numero di ripetizioni di carico ammissibili;
- il numero di ripetizioni di carico che portano alla formazione
- di ormaie da 7,5 cm (limite AASHTO per viabilità di cantiere).
I risultati pubblicati hanno evidenziato come il fattore di incremento dei cicli di carico sopportabili dal materiale confinato con il sistema in Neoloy sia pari a dieci.