Quest’anno al traforo del Monte Bianco “è previsto un calo dei flussi veicolari pari a circa il -16,5% rispetto al 2023”. Lo si legge nel bilancio 2023 della Società italiana per azioni per il Traforo del Monte Bianco (Sitmb).
A pesare è soprattutto lo stop totale alla circolazione, per lavori, che scatterà dal 2 settembre al 16 dicembre prossimi. Se ne parla in un’agenzia Ansa.
“Le previsioni di traffico per il 2024 – si legge nel documento approvato nei mesi scorsi – pur con segnali di ripresa nei primi giorni dell’anno, sconteranno la chiusura programmata di 105 giorni per il rifacimento della volta, oltre a chiusure di breve durata per gli interventi sulla soletta. Resta da valutare l’impatto della chiusura della bretella di Santhià con una deviazione che comporta un incremento dei tempi di percorrenza per il traffico diretto al traforo del Monte Bianco”.
Il bilancio 2023 per la Sitmb si è chiuso con un utile di esercizio di 11 milioni 512 mila euro. I transiti l’anno scorso sono calati complessivamente del -3,16% rispetto al 2022, scendendo a quota 1.677.045. Nel 2023 ci sono stati 63 giorni di chiusura totale contro i 21 dell’anno precedente, ma si è registrato un incremento di traffico pesante durante la chiusura per 13 giorni del traforo del Fréjus.
La flessione dei passaggi di merci (-7,88% di camion) e del traffico leggero (-1,25%) non è stata compensata dall’aumento dei transiti di bus (+39,14%). Tuttavia, anche grazie all’incremento tariffario del 7,36%, i ricavi netti da pedaggio sono cresciuti dello 0,7% rispetto al 2022, portandoli a un totale di 58.329.000 di euro.
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