L’obiettivo dello sviluppo della Rete TEN-T è quello di creare un’unica rete di trasporto multimodale di alta qualità a livello UE
Il nuovo Regolamento TEN-T (EU) 2024, entrato in vigore il 18 luglio, revisiona il Regolamento (UE) n. 1315/2013 sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della Rete Transeuropea dei Trasporti e costituisce un’azione chiave non solo del Green Deal europeo, ma anche della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente.
L’obiettivo dello sviluppo della Rete TEN-T è quello di creare un’unica rete di trasporto multimodale di alta qualità a livello UE. Non solo: la Rete TEN-T, oltre ad aumentare i benefici per i suoi utenti, garantirà sostenibilità (attraverso la promozione della mobilità a zero e basse emissioni), coesione (attraverso l’accessibilità e la connettività di tutte le regioni dell’Unione) ed efficienza (attraverso l’eliminazione delle strozzature infrastrutturali).
Il Regolamento è stato rivisto al fine di raggiungere quattro obiettivi primari:
1 – Rendere i trasporti più ecologici mettendo a disposizione una rete infrastrutturale adeguata ad alleviare le congestioni e ridurre, di conseguenza, le emissioni e l’inquinamento;
2 – Agevolare il trasporto senza soluzione di continuità ed efficiente, promuovendo la multimodalità e l’interoperabilità tra le varie modalità di trasporto e integrando meglio i nodi urbani nella rete;
3 – Aumentare la resilienza di tutte le infrastrutture della Rete TEN-T rispetto ai cambiamenti climatici e ad altri rischi naturali o a disastri provocati dall’uomo;
4 – Migliorare l’efficienza degli strumenti di governance della Rete TEN-T e razionalizzare gli strumenti di comunicazione e monitoraggio.
Attraverso questa politica, l’Unione Europea punta a costruire entro il 2050 una Rete TEN-T affidabile, continua e di elevata qualità che possa garantire una connettività sostenibile in tutta l’UE senza interruzioni fisiche, strozzature o collegamenti mancanti.
Di fondamentale importanza sono i Corridoi di trasporto europei, disciplinati dal Capitolo V del Regolamento, che sono costituiti dalle parti della Rete che rivestono la massima importanza strategica per lo sviluppo di flussi di trasporto merci e passeggeri sostenibili e multimodali in Europa e per lo sviluppo di infrastrutture interoperabili di alta qualità e di prestazioni operative.
Secondo l’art. 11, i Corridoi (le cui mappe sono scaricabili cliccando qui) sono nove:
1. Atlantico;
2. Mar Baltico-Mar Nero-Mar Egeo;
3. Mar Baltico-Mar Adriatico;
4. Mediterraneo;
5. Mare del Nord-Reno-Mediterraneo;
6. Mare del Nord-Baltico;
7. Reno – Danubio;
8. Scandinavo – Mediterraneo;
9. Balcani occidentali – Mediterraneo orientale.
La Rete TEN-T deve essere sviluppata e gestita in modo efficiente dal punto di vista delle risorse e in conformità con i requisiti ambientali dell’Unione e nazionali, attraverso:
- lo sviluppo di nuove infrastrutture, il miglioramento e la manutenzione delle infrastrutture di trasporto esistenti, in particolare includendo la manutenzione nel corso della vita dell’infrastruttura nella fase di pianificazione della costruzione o del miglioramento dell’infrastruttura e mantenendo l’infrastruttura operativa;
- lo sviluppo di infrastrutture di ricarica e rifornimento di carburanti alternativi, contribuendo così alla diffusione delle tecnologie di decarbonizzazione;
- l’impiego di nuove tecnologie e sistemi ICT per i trasporti per preservare o migliorare le prestazioni dell’infrastruttura;
- l’ottimizzazione dell’uso delle infrastrutture, in particolare attraverso una gestione efficiente della capacità e del traffico, favorendo la multimodalità e il passaggio a modelli di mobilità più sostenibili;
- la presa in considerazione e l’ottimizzazione delle possibili sinergie con altre reti, in particolare le reti transeuropee dell’energia o delle telecomunicazioni;
- la presa in considerazione di possibili sinergie con l’uso duale delle infrastrutture individuate nei “Requisiti militari per la mobilità militare all’interno e all’esterno dell’UE” approvati dal Consiglio il 26 giugno 2023 e il 23 ottobre 2023.
Secondo la “Comunicazione della Commissione sulla strategia per una mobilità sostenibile e intelligente” del 9 dicembre 2020, il traffico merci su rotaia dovrebbe aumentare la sua quota di mercato del 50% entro il 2030 e raddoppiarla entro il 2050, mentre il trasporto per vie navigabili interne e il trasporto marittimo a corto raggio dovrebbero aumentare la loro quota di mercato del 25% entro il 2030 e del 50% entro il 2050, e il traffico su rotaia ad alta velocità dovrebbe raddoppiarla entro il 2030 e triplicarla entro il 2050. Inoltre, entro il 2030, dovrebbero circolare sulle strade dell’Unione almeno 30 milioni di autovetture a emissioni zero e 80.000 autocarri a emissioni zero. Quasi tutte le autovetture, i furgoni, gli autobus e i nuovi veicoli pesanti dovrebbero essere a emissioni zero entro il 2050.
Le mappe ufficiali della Rete possono essere consultate cliccando qui
Le mappe delle infrastrutture Anas facenti parte della Rete TEN-T sono consultabili cliccando qui
Tra le opere inserite nella Rete Centrale TEN-T c’è anche il Ponte sullo Stretto di Messina posto sull’itinerario del Corridoio Scandinavo- Mediterraneo.