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Sulle autostrade A26 e A6, verso il mare della Liguria, causa cantieri, lunghe code 

Il presidente di Uncem: cantieri interminabili, occorre destinare corsie a direzione unica

Sia la A26, Gravellona Toce-Genova che la A6, la Torino-Savona lunghe code causate dai cantieri hanno messo a dura prova la pazienza dei viaggiatori negli ultimi fine settimana. «Cinque ore per arrivare fino a Varazze, è uno schifo. Chissà che cosa ci attende al ritorno» dice un utente partita da Milano. Altri automobilisti che hanno subito lo stesso disagio per raggiungere la riviera, complice il bel tempo, per trascorrere qualche ora al mare. 

Sino a fine luglio, sono in programma cantieri da Ceva in giù per quanto riguarda l’A6. Andare in Liguria in auto ormai sembra essere sempre più una corsa ad ostacoli tra i cantieri. E lo sarà ancora per tutta l’estate. Fino al 31 luglio è infatti previsto un chilometro e mezzo di cantiere tra Mondovì e Niella Tanaro. C’è poi quello tra Millesimo e Altare, sempre per i prossimi due mesi, con la chiusura della corsia di sorpasso. E poi quello tra Altare e il bivio per la A10 previsto già fino a fine anno. Tanto che la Torino- Savona è considerata da Altroconsumo una delle peggiori strade d’Italia per quanto riguarda i cantieri. E ovviamente con uno dei pedaggi più cari. 

Sulla A26 le code ogni giorno raggiungono anche i 14 chilometri. Si parte da Ovada con i restringimenti continuando fino a Masone e fino al bivio di Genova. Con i sindaci che da anni chiedono che i pedaggi non si paghino e lamentano il mancato dialogo con chi gestisce le tratte.

Con Uncem si cerca una soluzione

 «Gli ingorghi e le lunghe code sulla autostrada Torino-Savona certamente ci preoccupano – dice Marco Bussone, presidente Uncem-. Quelle degli ultimi due giorni per scendere verso la Liguria, quelle per rientrare in città. Code e tempo perso, causa lavori. Necessari, indubbiamente. Se i cantieri dovranno proseguire, invece che concludersi entro il 20 giugno prima di San Giovanni, come tutti auspichiamo, si cerchino dunque urgenti soluzioni per evitare code. Ad esempio, destinare tutte e quattro le corsie, per un preciso periodo di tempo a una sola direzione. Quattro corsie per andare verso la Liguria, ad esempio il sabato dalle 7 alle 12. E poi, per il rientro, quattro per risalire, la domenica dalle 16 alle 21. Lo fa New York, quando al mattino destina sei delle otto corsie per entrare in Manhattan. Che diventano sei su otto per uscire nel pomeriggio. La Svizzera ha un sistema di regolazione del traffico con sensori e semafori per le corsie anche sulle strade nazionali. Garantire viabilità richiede efficienza. Qualcosa di utile era stato sperimentato sulla A6 anni fa. Una segnaletica e un uso delle corsie in modo variabile ottimizzerebbe il traffico. Che senza interventi, domani sarà quasi certamente da collasso».