Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

La prima auto con batteria al sale

La vettura è prodotta dall’aziende cinese Sehol.

Arriva dalla Cina arriva la prima auto elettrica con batterie agli ioni di sodio, ovvero il sale. Hua Xianzi è prodotta da Sehol, la joint venture che mette insieme il gruppo Jac Motors e Volkswagen. Mentre all’approvvigionamento degli accumulatori ci pensa un’altra nota azienda cinese, la HiNa Battery Technologies, che da anni lavora e testa le batterie al sale fornendole anche ai colossi come BYD e CATL. Ne parla diffusamente Repubblica in un articolo a firma di Barbara Crimaudo. 

Secondo quanto si legge, il primo prototipo di citycar compatta della cinese Sehol E10X ha cinque posti, è equipaggiata con una batteria cilindrica agli ioni di sodio dalla capacità di 25 kWh e densità di 140 Wh/kg.

La prima BEV con accumulatore al sale garantisce un’autonomia di 250 km e riesce a fare il pieno alla spina supportando una potenza di 100 kW, in soli 15 minuti. Non solo, questa batteria potendo contare su una densità energetica inferiore abbatte i costi rispetto all’equivalente agli ioni di litio. Quindi, secondo il produttore HiNa Battery Technology il prezzo dell’auto, nonostante non sia ancora stato reso noto, può ridursi del 10%. 

A tal proposito, il Ceo di Jac Motors, Karl-Heinz Göbel dichiara: “Il futuro dei veicoli elettrici sembra promettere con l’introduzione di una tecnologia delle batterie più accessibile e sostenibile. Con lo sviluppo della nuova tecnologia delle batterie, i prezzi dei veicoli elettrici diventeranno più competitivi, offrendo a un maggior numero di acquirenti di auto l’eccesso a veicoli di nuova energia”. 

È da un po’ di tempo che il comparto dell’automotive attende le batterie agli ioni di sodio. Il mercato ora può prendere una boccata d’ossigeno, con l’introduzione di questa nuova tecnologia applicata al trasporto elettrico, visto l’incremento dei prezzi del litio, che alla fine dell’anno scorso è andato oltre i 70 mila dollari a tonnellata raddoppiando il costo rispetto all’inizio del 2022. 

Inoltre possiamo dire che l’avvento del nuovo accumulatore offre una soluzione che va di pari passo con la sicurezza di un elemento difficilmente infiammabile, i costi di una materia prima semplice da recuperare e lavorare.