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Il Pnrr aumenta la progettazione con utilizzo del Bim

Secondo il presidente di Oice Lupoi il mercato si muove ancora a due velocità, servono capitolati standard per realizzare la digitalizzazione

La modellazione digitale per la progettazione è stata intrapresa anni fa dalle maggiori società di engineering; successivamente dalla pubblica amministrazione; da ultimo è arrivata la spinta del Pnrr che, attraverso le grandi committenze, ha diffuso l’utilizzo del Bim nei bandi pubblici di progettazione.

Nello scorso anno l’Oice ha censito 1.003 gare di progettazione in Bim, per un valore di di oltre 2,1 miliardi, pari a un incremento di quasi l’88% in numero e di oltre il 484% in valore. La quota di gare Bim pubblicate nel 2022 rappresenta il 18,8% dei bandi complessivi, sul piano del valore la quota sale al 47,6%, cioè quasi la metà. La conferma di valori mediamente elevati arriva anche dal dato Oice, che il 75% delle gare Bim sono sopra soglia comunitaria. Il 75,9% del totale dei bandi Bim arrivano da Anas, Rfi, Demanio, Invitalia e Autorità portuali.

Il Rapporto riferisce che l’80,3% delle società di ingegneria associate dichiara di aver effettuato investimenti sul Bim. «Siamo ancora in un mondo Bim “a due velocità”», ha detto il presidente dell’Oice Giorgio Lupoi, commentando l’evidenza che «il 75% del valore delle gare risulta emesso dalle 3/4 maggiori stazioni appaltanti italiane».

Il presidente delle società di ingegneria ha indicato inoltre «tre temi irrisolti: i capitolati informativi, i costi e gli onorari» e ha informato che l’associazione punta a diffondere presso le principali committenze un «capitolato Bim standard, così da favorire la digitalizzazione sulla quale tanto punta anche il nuovo codice appalti».

«L’accelerazione positiva dei processi di digitalizzazione del ciclo di vita dell’opera e in particolare quello della fase iniziale di progettazione può essere agevolmente sostenuta solo attraverso una forte sinergia tra stazioni appaltanti, operatori, fornitori di strumenti e organismi di standardizzazione, attraverso una costante sincronizzazione delle esigenze e delle attese».

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