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I punti critici del Pnrr, con la richiesta di proroga alla UE per sbloccare i finanziamenti all’Italia

Servirebbero tre mesi per valutare le criticità del Pnrr dell’Italia. Ci sono 55 obiettivi da esaminare, nella Commissione europea qualche obiettivo ha destato perplessità. Un’analisi necessaria per ottenere il via libera alla terza tranche da 19 miliardi di euro relativa al secondo semestre 2022. Una richiesta di un altro mese di tempo che secondo il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni potrebbe essere accolta: «Decisione analoga è stata presa per altri 7 o 8 Paesi, non credo che il senso di queste verifiche debba essere troppo esagerato».

Gentiloni afferma, «è che la sfida per attuare un piano di queste dimensioni è una sfida per le nostre capacità tradizionali di assorbimento della spesa molto seria, nessuno può ignorare le difficoltà di questo assorbimento e di attuazione, e tutti dobbiamo concentrarci nello sforzo di superarle». E prosegue, «nella fase della valutazione del rispetto degli obiettivi e dei target legati alla terza richiesta di pagamenti, stiamo lavorando assieme al governo e continueremo per approfondire alcune misure». È un segnale «dell’attenzione con cui i nostri servizi verificano il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi, non pochi (55) e in alcuni casi particolarmente complessi».

Il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto assicura che «il dialogo con la Commissione Ue è costruttivo, stiamo lavorando bene, riteniamo che ci sia bisogno di individuare insieme le modalità della flessibilità» e prosegue: «Abbiamo il piano più ambizioso (220 miliardi di fondi), siamo fra i Paesi con i più grandi programmi di coesione, una specificità che deve essere considerata rilevante».

Fitto spiega come l’obiettivo del governo sia quello di «connettere i tre programmi – Pnrr, coesione e fondi di sviluppo – immaginando una visione comune nell’utilizzo di queste risorse». Il vicepremier Matteo Salvini assicura che «i soldi del Pnrr saranno spesi fino all’ultimo euro» e Antonio Tajani invoca flessibilità: «Se qualche progetto salta ce ne faremo una ragione».