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Ance Sicilia: “Rimodulazione fondi Pnrr? Nell’Isola servono 10 mld per infrastrutture”

In Conferenza Stato-Regioni, il ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto, dovrebbe presentare ai Governi regionali un’informativa sul Piano di rimodulazione del Pnrr che, comprenderà anche una revisione concordata dei Piani nazionali e regionali a valere sui fondi europei di Coesione.

Lo scopo è ottenere interventi sui territori che siano omogenei, collegati fra loro e in continuità con gli investimenti infrastrutturali avviati con il Pnrr e il Fondo nazionale complementare, consentendo anche di spendere tutto entro il 2026.

Ance Sicilia, spera che “il Governo regionale presenti una proposta che, mettendo insieme tutte le risorse non spese delle precedenti programmazioni, i residui di spesa risultanti dai riaccertamenti di bilancio e anche parte della nuova programmazione, rimoduli gli stanziamenti e destini almeno 10 miliardi di euro al completamento e alla realizzazione dei numerosi assi di collegamento interni connessi alle principali opere strategiche, sulle quali il Governo nazionale ha puntato per inserire la Sicilia nei corridoi transeuropei e mediterranei, cioè l’Alta velocità Palermo-Catania-Messina, i porti, gli aeroporti, le Zes e il Ponte sullo Stretto di Messina”.

Ance Sicilia, ritiene “prioritario reperire con urgenza” i finanziamenti necessari a sbloccare le 138 opere incompiute censite dalla Regione, a completare gli assi principali ferroviari (raddoppio Cefalù-Messina e anello ferroviario del Sud-Sicilia da Pozzallo a Trapani), a chiudere l’anello autostradale al Centro e al Sud dell’Isola (Nord-Sud e Gela-Castelvetrano), a contribuire all’integrazione della copertura finanziaria del Piano di investimenti Anas in Sicilia, a dare copertura finanziaria ai nove Accordi quadro per la manutenzione delle strade interne dell’Isola.

Ance Sicilia osserva anche come la nuova programmazione 2021-2027 “obiettivamente sia stata messa a punto dal precedente governo in una situazione generale e in relazione a un contesto socio-economico totalmente diversi dagli attuali, superati come sono dall’evoluzione della crisi energetica e inflazionistica e della geopolitica”.

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