Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Terzo Valico, Giovannini: da Genova un esempio di sostenibilità

(Come riportato dal Mims)
Firmato il protocollo per la riqualificazione urbana legata al potenziamento ferroviario per il Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, finanziato dal Pnrr

“Mi auguro che questo sia il primo progetto che testimonia un modo radicalmente diverso di progettare e realizzare le infrastrutture secondo i criteri internazionali della sostenibilità”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, intervenuto a Genova alla firma del protocollo per la riqualificazione urbana legata al potenziamento ferroviario per il Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Come spiegato dalle agenzie di stampa, il progetto integrato punta a ridurre il disagio abitativo derivante dalla prossimità degli edifici al sedime ferroviario. In particolare, si procederà alla demolizione di edifici e alla riqualificazione delle aree corrispondenti, alla realizzazione di spazi verdi e di interventi per aumentare la varietà degli spazi pubblici, multifunzionali e attrezzati, per la collettività.

Avviato su impulso del ministro, dopo un incontro con i rappresentanti della comunità locale nell’estate 2021, il progetto rappresenta l’applicazione concreta della direttiva Draghi del 7 dicembre 2021, che introduce la valutazione di sostenibilità degli investimenti pubblici (“Linee di indirizzo sull’azione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) per l’anno 2022). 

Il progetto è stato illustrato in occasione della sottoscrizione del Protocollo d’intesa che definisce le modalità di cooperazione per la realizzazione dell’intervento, la cui fase iniziale prevede un investimento di 89 milioni di euro (L.108/2022). Come ha sottolineato il ministro Giovannini: “Per la prima volta, il progetto dà concreta attuazione alla direttiva Draghi.

È un esempio di come sia possibile cambiare il modo di realizzare le opere pubbliche prevedendo la creazione di infrastrutture necessarie per modernizzare il Paese, ma tenendo conto delle esigenze di riqualificazione e rigenerazione del territorio in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

All’impegno finanziario del Ministero per il Progetto, pari a circa 90 milioni di euro, si potranno aggiungere ulteriori risorse, fin dalla prossima legge di Bilancio, per completare l’operazione di miglioramento del contesto urbano nelle zone interessate dal potenziamento della linea ferroviaria. In tale ambito, anche gli enti territoriali potranno avere un ruolo determinante”. 

Il ministro ha aggiunto che si tratta di un “primo intervento, perché è evidente che il progetto di rigenerazione è più ampio ed è necessario quindi che i prossimi governi aggiungano delle risorse per completarlo. Abbiamo bisogno di un coinvolgimento attivo da parte delle comunità. Per l’Italia ‘infrastrutture sostenibili era considerato un ossimoro – ha concluso Giovannini – ma stiamo dimostrando al Paese che è possibile fare le infrastrutture in modo diverso, rispettando l’ambiente e coinvolgendo le comunità locali”.