Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Sicurezza del territorio: i progetti delle Regioni dal dipartimento della Protezione Civile

Quasi 2,5 miliardi per garantire la sicurezza di un milione e mezzo di persone dal rischio idrico e idrogeologico. Sono risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la messa in sicurezza del territorio, che complessivamente ammontano a oltre 15 miliardi.

Una elaborazione del Centro studi Enti Locali (Csel) basata su dati del Dipartimento della Protezione civile, mostra come la Regione che ha intercettato globalmente più risorse, tra nuovi progetti e interventi già in corso, è la Lombardia, con poco meno di 138 milioni (11% del totale).

Seguono, Toscana, Emilia Romagna e Sicilia, a cui sono stati approvati progetti, nell’ordine, per un totale di 104,1, 100,4 e 99,3 milioni. Non lontane il Veneto e la Sardegna, che portano a casa 84,3 e 80 milioni, il Lazio con 76,5 e il Piemonte (63,4). Proseguendo, troviamo la Calabria (58,1 milioni), il Trentino Alto Adige (52,1), l’Abruzzo (53,7), la Puglia (50,6), la Campania (50,2), il Friuli Venezia Giulia (37,6), la Basilicata (33,5), le Marche (32,3) e la Liguria, con 31,6 milioni.

Chiudono l’Umbria, il Molise e la Valle d’Aosta. Le prime due hanno avuto progetti approvati, nell’ordine, per 22,7 e 20,5 milioni. Fanalino di coda la Valle d’Aosta che ha solo 2 progetti approvati, per un totale di 10,4 milioni.

Dopo i 1.287 milioni destinati a interventi strutturali, effettuati entro la fine del 2021 nei territori più a rischio, per i problemi meteo-idrogeologici e idraulici, è stato definito il quadro delle misure che saranno finanziate dai restanti 1,2 miliardi, la cui gestione è affidata al Dipartimento della protezione civile.

Questo importo, che fa capo alla Missione 2, Componente 4, del Pnrr, va alle aree che sono state colpite da calamità naturali e dovranno essere utilizzate per ripristinare le infrastrutture danneggiate e ridurre il rischio residuo sulla base di piani di investimento elaborati a livello locale e approvati dal Dipartimento della Protezione Civile entro la fine del 2021.