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Roberto Tomasi, ad di Autostrade per l’Italia, nominato presidente del consorzio Elis

(Come riportato da “Le strade dell’informazione”)

L’ente non profit raccoglie oltre 100 aziende di cui 30 quotate in borsa

“C’è da un lato la gratitudine e la soddisfazione per essere stato individuato come presidente per questo semestre che riteniamo importante e che vogliamo gestire in continuità con le iniziative già avviate per consolidare il dialogo tra il mondo delle imprese e la scuola” – ha dichiarato, l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, nominato presidente del consorzio Elis per il prossimo semestre. Della notizia ne parlano i più importanti organi di informazione.

Il Consorzio raccoglie intorno all’ente non profit Elis oltre 100 aziende, di cui 30 quotate in borsa, in un rapporto stabile di collaborazione che si prefigge due obiettivi: realizzare percorsi efficaci di formazione e inserimento professionale per i giovani, e impegnarsi in progetti d’innovazione e sviluppo ad alto impatto sociale. Tra questi, i molti Progetti di Semestre sviluppati negli anni sotto la presidenza a turno delle aziende del Consorzio.

“Stiamo riflettendo – spiega Tomasi – su quelle che sono le strategie future, dal mondo dell’energia, alle infrastrutture, al welfare, al mondo del cibo e dell’acqua e degli strumenti che si possono mettere in campo per creare un equilibrio all’interno di una società sempre più globale.

Abbiamo dato per scontato che le infrastrutture fossero certe, in realtà invecchiano come le persone. Oggi dobbiamo rinnovare il patrimonio infrastrutturale anche per adeguarlo a una presenza di traffico che allora non c’era e per poter tenere in esercizio la nostra rete per i prossimi 50 anni serviranno circa 7 miliardi all’anno. Un’altra sfida che non possiamo più rimandare è quella della sostenibilità. Nel 2050 noi raddoppieremo fabbisogno di energia, attualmente nel mondo vengono consumati 27 Terawatt ora di energia, prodotti in modalità brown, che invece dobbiamo produrre in maniera green, se vogliamo arrivare a una transizione energetica. Per fare questo e per raggiungere gli obiettivi di riduzione di gas serra, dobbiamo costruire un percorso fatto di industria, di capacità e competenza”.

“In questi sei mesi – ha concluso Tomasi – cercheremo di individuare i meccanismi di questo patto scuola istituzioni e imprese, individuando tre priorità temporali: quelle di brevissimo termine, per affrontare le sfide del domani che necessitano di competenze diffuse e tecniche in diversi ambiti, dal digitale al mondo dell’infrastruttura al mondo dell’energia.

Una seconda dimensione, di medio-lungo termine, che ci vedrà impegnati per riuscire a formare e stimolare i docenti e i ragazzi delle scuole secondarie, affinché possano essere indirizzati verso le necessità del futuro.

La terza dimensione, più strategica, perché coinvolge direttamente noi, come industria, nel cercare di veicolare la visione del futuro tra 20 anni in modo da costruire le competenze necessarie per affrontare le sfide necessarie in un periodo di medio lungo termine. Per poter immaginare il futuro dobbiamo immaginare di costruire schemi diversi, non possiamo pensare di replicare quello che abbiamo fatto nel passato per affrontare le nuove sfide”