Il mercato della progettazione con una forte crescita.
Nel mese di luglio il settore ha superato ogni record raggiungendo il valore massimo dal 2014 grazie ai bandi per Pnrr pubblicati da Invitalia per 243,4 milioni (il 58,8% del valore totale del mese), ad agosto il mercato è sceso rispetto alla media mensile del 2022, restando comunque su livelli molto superiori rispetto al 2021. Per l’osservatorio Oice/Informatel, infatti, le gare in agosto sono state 319 per un valore di 112,3 milioni, +46% rispetto al valore medio mensile dei primi 8 mesi del 2021.
Nel bimestre luglio/agosto per la progettazione si sono registrate 912 gare per un valore di 526,1 milioni, rispetto a maggio/giugno la crescita è del 79,9% nel numero e del 57,8% nel valore, rispetto a luglio/agosto 2021 il numero cresce del 115,6% e il valore del 342,7%.
Dopo questi risultati si è più che raddoppiato il valore messo in gara nei primi otto mesi del 2022: pubblicati 2.317 bandi con un valore record di 1.309,7 milioni, pari a un calo del 9,2% in numero ma una crescita del 112,9% in valore sui primi otto mesi del 2021.
Il valore messo in gara è sostenuto soprattutto dai bandi sopra soglia che crescono di 717,8 milioni, +151,5%, mentre il valore dei bandi sotto soglia cala di 22,4 milioni, -15,8%. «La crescita del mercato pubblico della progettazione e dei servizi tecnici – ha dichiarato Giorgio Lupoi, eletto presidente Oice all’inizio di luglio – è prodotta degli investimenti che il Governo ha inserito nel Pnrr, come dimostra il fatto che dei 3.115 milioni banditi per servizi tecnici negli otto mesi del 2022, ben 2mila sono dovuti a gare per il Pnrr. Da questo punto di vista l’auspicio è che nei prossimi mesi sia data continuità a questo trend perché soltanto con importanti investimenti in infrastrutture si potranno sostenere le imprese, generare occupazione e Pil».
«Questo – ha continuato Lupoi – vale anche e soprattutto in questa fase congiunturale che si annuncia difficilissima per l’autunno e l’inverno prossimo. Abbiamo accolto con favore la soluzione trovata con il decreto aiuti bis per liberare i crediti legati al Superbonus, una richiesta che anche con la filiera delle costruzioni abbiamo auspicato da mesi. Occorrerà poi riflettere su come rendere più efficace questo strumento, valutandone pro e contro, così come analogamente occorrerà con il nuovo Governo riprendere in mano importanti temi legati al ruolo dell’ingegneria e dell’architettura, anche a supporto del settore pubblico, alle semplificazioni che possono e devono essere introdotti nelle gare, oggi troppo farraginose, alle garanzie di concorrenza e trasparenza, necessariamente derogate con la normativa speciale del Pnrr.».