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Oice: a novembre bandi di progettazione in calo del -19,2%

Flessione anche per gli accordi quadro, 3 contro i 30 del mese precedente

A novembre per servizi di progettazione sono stati rilevati 219 bandi per 68,9 milioni, con un calo del 19,2% in numero e del 67,1% in valore rispetto al mese di ottobre, ma il dato più rilevante è il crollo a degli accordi quadro, che è la causa prima della forte contrazione del valore del mercato dei servizi di progettazione: in novembre ne sono stati rilevati solo 3, contro i 30 di ottobre, per 19,3 milioni di euro, contro i 158,2 di ottobre, sul totale del mese sono solo l’1,4% del numero e il 28,2% del valore.

Sono i principali dati dell’Osservatorio Oice/Informatel sui bandi di novembre divulgati dai maggiori organi di informazione. E’ da verificare, sottolinea Oice, se questo calo sia anche funzione delle ipotesi di revisione del Pnrr. In tutto il 2022 i bandi per accordi quadro per servizi di progettazione sono stati 343, l’11,3% del numero totale, per 895,9 milioni, il 54,7% del valore totale.

Occorre considerare che si tratta di ”progettazione differita”: dipende dalla durata dell’accordo e dalle date di pubblicazione dei contratti attuativi che spostano anche di qualche anno l’assegnazione degli incarichi. Continua a crescere il valore messo in gara nel 2022: negli undici mesi pubblicati 3.041 bandi con un valore di 1.636,7 milioni di euro, -0,5% in numero ma +102,9% in valore sui primi undici mesi del 2021.

Il valore cresce grazie alle gare sopra soglia, +129,6%, mentre cala il valore dei bandi sotto soglia, -1,8%. Nei primi undici mesi dell’anno l’osservatorio ha censito 2.136 gare per servizi tecnici e appalti integrati per interventi a valere su risorse del Pnrr e del Pnc, per un importo totale dei servizi di 3.118,1 milioni riferibili a circa 33.513,3 milioni di lavori. Va considerato che numerosi incarichi di importo al di sotto dei 139.000 euro, affidati in via diretta, sfuggono all’evidenza del mercato.
 

”Nel precedente mese di ottobre gli accordi quadro hanno dato la spinta alla crescita del valore mentre in novembre il loro rarefarsi ha provocato la riduzione ad un terzo del valore del mercato della progettazione – ha dichiarato il presidente dell’Associazione, Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell’Osservatorio – questo è il segno della grande incertezza che regna nel mercato, pur in un quadro di crescita, rafforzato dall’andamento ancora in forte espansione degli appalti integrati.

A questa incertezza del mercato non vorremmo si aggiungessero altre incertezze: quelle derivanti dalla paventata revisione del Pnrr che vede le nostre società impegnate su molti interventi, ma anche quelle derivanti dal cambio delle norme e delle decisioni che si stanno per prendere anche per gli interventi nel settore privato, come il Superbonus”.

“Sulla riforma del codice appalti chiediamo, con tutta la filiera delle costruzioni, una vera consultazione su tutti i temi e non su tre argomenti; ma soprattutto vorremmo avere un quadro chiaro e completo che oggi non c’è al di là dell’intento di portare a breve in Consiglio dei Ministri un testo. 

Registriamo inoltre come molte stazioni appaltanti, anche di grande spessore, non rispettino l’obbligo di inserimento delle clausole revisionali in vigore da 9 mesi, riproponendo contratti a prezzo fisso, scontati anche del 40%, in spregio del principio dell’equo compenso e di quanto ha detto l’Anac con il comunicato dell’8 novembre scorso”, conclude Lupoi.