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Le bozze di riforma del nuovo Codice appalti prevedono semplificazioni e contratti rapidi per appalti sottosoglia

Controlli solo a campione con alleggerimento del principio di rotazione dei requisiti delle imprese negli affidamenti diretti, tempi dimezzati per la stipula dei contratti, estensione a regime di tutte le semplificazioni introdotte nel periodo della pandemia. Sono orientati alla massima accelerazione delle procedure di assegnazione dei piccoli appalti.

Sono le novità su cui sta lavorando la commissione del Consiglio di Stato, incaricata di preparare uno schema di riforma del codice degli appalti entro il prossimo 20 ottobre.

Le prime novità contenute nelle bozze, rendono evidente l’intenzione di un cambio di passo rispetto al passato, con occhi puntati più sul raggiungimento del risultato (l’assegnazione rapida e l’esecuzione dei contratti) che sull’esasperata attenzione alla formalità delle procedure. Un’impostazione che balza agli occhi soprattutto nelle nuove regole di ingaggio per gli appalti di importo inferiore alle soglie europee.

Il nuovo codice porterà a regime tutte le deroghe introdotte durante la pandemia per semplificare la gestione delle gare nella fase di emergenza. Resterà il riferimento al testo che stabiliva la procedura da applicare in base al valore dell’appalto la spinta verso la semplificazione e l’accelerazione delle procedure dovrebbe venire compensata da misure di pubblicità aggiuntive rispetto a quelle attuali.

L’affidamento degli appalti verrà snellita dalla scelta di indicare una tempistica stringente per la conclusione delle procedure sottosoglia, a cui si aggiunge la decisione di dimezzare i tempi per la stipula dei contratti che dovrà avvenire entro soli 30 giorni a partire dall’acquisita efficacia dell’aggiudicazione. Inoltre un freno al sorteggio.

Novità importanti riguardano l’esclusione automatica delle offerte anomale e il principio di rotazione. La prima sarà che il metodo dell’esclusione automatica circoscritto a lavori e servizi e non sarà più esteso alle forniture. Poi c’è è l’intenzione di lasciare alle stazioni appaltanti il compito di indicare nel bando, uno dei tre metodi di esclusione automatica.

Quanto al principio di rotazione l’obiettivo è quello di rispettare l’indicazione delle delega, che lo ha mantenuto in piedi, ma al contempo quello di rendere la sua applicazione molto più flessibile, sulla base di una indicazione motivata da parte della stazione appaltante
Per snellire i microappalti verrà molto semplificato il controllo sui requisiti dei partecipanti nel caso dell’affidamento diretto con controlli a campione nell’affidamento diretto.

Il nuovo codice permetterà anche al Responsabile del procedimento di svolgere il ruolo del presidente. Sarà mantenuto il principio della libera scelta da parte delle stazioni appaltanti per l’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con l’obiettivo di permettere alla stazione appaltante la scelta più conveniente per raggiungere il risultato prefissato.