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La metodologia Anas per la classificazione della rete stradale come strumento di supporto alle decisioni

La metodologia è stata sviluppata in ambiente GIS dalla direzione tecnica di Anas – di Barbara Bianchini, Maurizio Mancinetti, Direzione Tecnica – PTSFCR UO Analisi e Piani per la Sicurezza- Direzione Tecnica di Anas (Gruppo FS Italiane)

Anas ha sviluppato una metodologia per suddividere la rete stradale in gestione lungo tratte omogenee per poi caratterizzarle in termini di incidentalità.

Tale attività rappresenta la fase prodromica alle ispezioni di sicurezza, la cui importanza è stata sottolineata nel Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2030 che le annovera tra le principali azioni connesse alle Linee strategiche specifiche per le categorie a maggior rischio in quanto strumenti efficaci per la riduzione o eliminazione dei rischi legati all’infrastruttura.

Tenuto conto dell’estensione e della complessità della rete, si è pensato di sviluppare un primo approccio di larga scala, facendo uso di pochi semplici indicatori. Sulle tratte con criticità più elevata si potrà poi intervenire successivamente con analisi di maggior dettaglio, sia delle caratteristiche degli incidenti che dell’infrastruttura, anche attraverso l’esecuzione di ispezioni di sicurezza. 

La metodologia è stata sviluppata in ambiente GIS. Tutti i dati di input sono presi dalla banca dati di Catasto Strade, senza ricorrere ad alcuna misurazione in campo. L’identificazione del livello di criticità delle tratte omogenee si è rivelato, inoltre, di fondamentale importanza nel processo di pianificazione degli interventi sia perché consente di valutare nel complesso l’efficacia di un Piano rispetto al tema della sicurezza stradale, sia perché fornisce un criterio oggettivo per la definizione delle priorità.