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Incidentalità stradale, più controlli meno infrazioni

(Come riportato da Carlo Argeni per “Le Strade dell’Informazione”)

Fondamentale l’attività di prevenzione e repressione delle violazioni

Più controlli per garantire una maggiore sicurezza stradale. L’indicazione arriva dal Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (ETSC-European Transport Safety Council ) che, in un Rapporto, ha evidenziato il diverso approccio con il quale i vari Paesi procedono nell’azione di contrasto all’incidentalità stradale.

In particolare, si è rilevato che nell’arco temporale 2010-2019 la loro diminuzione ha portato al radicamento di un senso di impunità da parte degli automobilisti portandoli a trasgredire, con maggiore frequenza, le regole del Codice della strada.

Da qui l’invito ai governi nazionali affinché ogni Paese ponga in essere una maggiore attività di prevenzione e repressione delle violazioni. Si rileva pure che meno della metà delle multe contestate sia poi effettivamente pagato.

 In Italia si è registrato un numero di sinistri in crescita nel 2021 rispetto all’anno precedente. Il confronto con il 2020, tuttavia, non è effettivamente rappresentativo del trend, a causa dei divieti imposti alla mobilità in funzione del contenimento della pandemia da Covid-19. Infatti, rispetto al dato del 2019, l’andamento del fenomeno infortunistico rilevato dalla Polizia Stradale e dall’Arma dei Carabinieri risulta, comunque, in diminuzione: quello complessivo, dell’11,6; gli incidenti mortali e le vittime, del 15,4% e 17,9%; quelli con lesioni e persone ferite, del 16,7% e del 22%.