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Il nuovo regolamento Anac di «vigilanza collaborativa» anche per appalti di minore entità

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 89 del 15 aprile u.s., è entrato in vigore il nuovo regolamento Anac sulla «vigilanza collaborativa».

Lo scopo dell’aggiornamento, è di ampliare le possibilità per le stazioni appaltanti di ricorso a a questa forma di collaborazione preventiva con l’Autorità di vigilanza, in modo da indire gare e gestire appalti sotto il controllo Anac per lavori e forniture anche con importi di minore entità.

Le stazioni appaltanti possono richiedere all’Autorità un accordo di «vigilanza collaborativa» prima di indire una procedura di gara, di svolgere un’attività di controllo preventivo sugli appalti. In questo modo si può verificare in anticipo la conformità delle procedure alle norme di settore, individuare clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale e/o situazioni di conflitto di interesse, inoltre a monitorare lo svolgimento dell’intera procedura di gara, ed eventualmente la fase di esecuzione.

Per attivare la vigilanza collaborativa, sono necessari alcuni requisiti. Con il precedente regolamento il sostegno dell’Anac si poteva richiedere per gli affidamenti disposti dopo le calamità naturali, per le grandi infrastrutture strategiche, oltre che per ai lavori d’importo superiore ai 100 milioni di euro e alle forniture superiori ai 15 milioni.

Con il nuovo regolamento, l’Autorità ha ritenuto di ampliare la possibilità di accesso a questa formula, introducendo alcune novità tra cui la riduzione delle soglie minime a 50 milioni di euro per i lavori e a 5 milioni per le forniture, se rientranti in programmi di interventi realizzati mediante investimenti di fondi comunitari.

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