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Giovannini: gli appalti andranno a chi segue criteri di sostenibilità

Come segnalato da “Le Strade dell’Informazione”, il ministro Giovanini è intervenuto sul tema della riforma degli appalti, sul progetto di legge della rigenerazione urbana, sui fondi del Next Gen Eu.

“Non vogliamo più dare appalti a imprese che non seguano criteri di sostenibilità ambientale e sociale”. A dichiararlo, come riportano diffusamente tutte le principali agenzie di stampa, è il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, intervenuto al convegno “Com’è bella la città” organizzato a Parma da Ance.

“Questa settimana la commissione della Camera – ricorda Giovannini – ha licenziato il testo sulla riforma del Codice degli appalti. Il testo andrà in aula penso la prossima settimana, poi ripasserà al Senato ma con un timbro perché c’è già passato. Quindi dovremo chiudere entro maggio, con un mese di anticipo rispetto alle scadenze del Pnrr, la nuova legge delega sugli appalti che era considerata un moloch intoccabile”. 

Sul progetto di legge della rigenerazione urbana, il ministro ha detto che “è nuovamente in movimento. Abbiamo raggiunto anche un accordo per istituire un fondo a questo scopo che in legge di bilancio potrà essere finanziato”. 

Il ministro inoltre ha sottolineato che “il fondo sarà piccolo, perché comunque il Pnrr e altri fondi mettono soldi sulla rigenerazione urbana” aggiungendo che “la quantità di investimenti nei prossimi anni non è facile da mettere a terra. Dobbiamo far sì che i fondi che esistono possono essere messi a terra con semplificazioni e preparare la seconda parte della partita, che sarà dopo il Pnrr, così che operatori privati e pubblici capiscano che c’è una dimensione decennale”. 
 
La stagione di investimenti, prosegue, “non può essere sprecata e credo non verrà sprecata non solo per il Pnrr, perché vorrei ricordare che accanto a questo c’è il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) e i nuovi fondi europei 21-27 il cui accordo di partenariato è stato quasi firmato. Anche questi fondi andranno spesi nella logica del Next Gen Eu, attenendosi al principio di non danneggiare l’ambiente.

Se no i fondi non arrivano e nessuno pensi di fare con quei fondi quello che non è stato possibile fare con il Next Gen Eu”. Grazie al Pnrr in chiave di ecosostenibilità, conclude, è in atto un “cambiamento di mentalità” che “sta creando un fermento a livello centrale e locale che non si vedeva da tantissimo tempo”.