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Giovannini: “Davanti 53 traguardi e obiettivi finali da raggiungere entro 2026”

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

Il ministro del Mims in audizione alla Commissione Trasporti della Camera sul Pnrr

Il ministro del Mims, Enrico Giovannini, è intervenuto in audizione alla commissione Trasporti della Camera. “Complessivamente al Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili, – dichiara Giovannini-, sono assegnati 61,4 miliardi, di cui 40,4 miliardi sul Pnrr e 21 sul Piano complementare e i fondi aggiuntivi.

Per oltre il 70% questi fondi finanziano iniziative per il contrasto al cambiamento climatico e il 55% è destinato al Sud. Il Pnrr e piano complementare sono solo una parte degli investimenti per le infrastrutture: sono il 60% dei 104 mld previsti per infrastrutture e mobilità grazie anche agli interventi della legge di bilancio e al recente anticipo dell’Fsc.

Il Pnrr ha rappresentato e rappresenta il cuore di una visione integrata di investimenti che riguardano i prossimi 10 anni e che vedranno anche gli altri interventi gli stessi soggetti attuatori. Il sistema messo in campo per il Pnrr varrà anche per gli altri interventi”. 

Il ministro ha poi aggiunto che “Per quanto riguarda i traguardi e obiettivi per il 2021-22, complessivamente il Mims ha davanti 53 traguardi e obiettivi finali da raggiungere entro 2026, 43 per investimenti e 10 per riforme. Tutti i 7 traguardi previsti per il 2021 sono stati raggiunti e già due traguardi (in particolare riforme) previsti per il 2022”.

Giovannini ha inoltre spiegato che “Nel 2022 complessivamente sono 7 traguardi, di cui 4 per riforme (due già raggiunti) e 3 per investimenti. Molti dei traguardi per investimenti sono previsti nel 2023-24 e infine nel 2026, in cui vanno a completarsi con le opere particolarmente complesse”.  

In merito al trasporto su ferro ha dichiarato che: “Per i collegamenti ferroviari ad alta velocità sono stati affidati i lavori per la realizzazione di tutti i lotti Pnrr. Nella linea Palermo-Catania sono in corso le attività propedeutiche all’avvio dell’attività negoziale e contiamo di raggiungere le aggiudicazioni entro la fine dell’anno degli appalti per la realizzazione delle linee ad alta velocità Napoli-Bari e Palermo- Catania”.

Per quanto riguarda l’impatto dell’inflazione, Giovannini ha evidenziato come “Sul caro prezzi legato all’aumento delle materie prime credo che abbiamo fatto molto di più del minimo indispensabile.

Abbiamo dato un’indicazione molto chiara alle stazioni appaltanti, come Rfi e Anas, di rivedere il loro prezzario per far fronte all’aumento dei prezzi. Ora le gare che partono sono su prezzi realistici e non su prezzi vecchi”. Inoltre, sottolinea il ministro, “abbiamo previsto un fondo per integrare l’aumento dei costi fronteggiati dalle stazioni appaltanti per il primo e secondo trimestre e con l’ultimo provvedimento abbiamo approvato ulteriore fondo per il primo trimestre del 2022”. Insomma, spiega Giovannini, “abbiamo fatto molti interventi e spero che saranno risolutivi”. Comunque, rileva, questo aumento dei prezzi delle materie prime “può rappresentare un aumento del costo delle opere complessive rispetto ai preventivi”.  

Altro tema toccato quello della sicurezza stradale. “Oltre ai 3 miliardi messi sull’anticipo Fsc, – spiega Giovannini-, con la legge di bilancio abbiamo previsto 11 miliardi di investimenti per la manutenzione di ponti, viadotti e strade. Quindi l’investimento principale sulle strade per la sicurezza viene da questa fonte. Inoltre all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni c’è il Piano nazionale per la sicurezza stradale, che prevede una serie di azioni e siamo in attesa del parere della Conferenza per poi procedere, dopo l’approvazione da parte del Parlamento delle linee guida”.