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Fiorani (Ad RFI): “Entro 2022, 14,5 mld di gare”

(Come riportato da “Le Strade dell’ Informazione”)

“Da qui alla fine del 2022 mettiamo sul mercato 14 miliardi e mezzo di gare”. Lo ha dichiarato Vera Fiorani, amministratrice delegata e direttore generale di Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS), intervenendo a Bari al dibattito “La Ripartenza 2022 – La due giorni”

“Da qui alla fine del 2022 mettiamo sul mercato 14 miliardi e mezzo di gare, quindi il mercato dei nostri appaltatori, se risponderà, spero adeguatamente, potrà prendere in carico queste opere che dobbiamo realizzare e che sono all’interno del Pnrr”.

Lo ha dichiarato Vera Fiorani, amministratrice delegata e direttore generale di Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS), intervenendo a Bari al dibattito “La Ripartenza 2022 – La due giorni” organizzato dal giornalista Nicola Porro. In pratica Rfi deve investire ”24 miliardi in 5 anni”, ha precisato Fiorani.

È stato affrontato il tema delicato del ‘caro materiali’ che in questi mesi ”ha avuto un impatto molto importante sulle opere che dobbiamo realizzare” ha evidenziato. Fiorani ha sottolineato il tema della cosiddetta funzionalità delle opere. Lo riportano le agenzie di stampa.

“Non possiamo fare una linea che a un certo punto si ferma perché sono finiti i soldi – ha spiegato l’ad – noi dobbiamo partire con una linea che arriva da un punto e finisce a un altro. L’incremento dei costi nelle nostre opere non può contemplare una riduzione.

Abbiamo fatto ufficialmente tre variazioni di prezzi dei materiali che sono alla base dei quadri economici dei nostri progetti che ha portato per alcuni materiali a un incremento addirittura del 45% rispetto alla fine del 2020.

Un governo che presidia il processo ha stanziato con il decreto ‘Aiuti’ le risorse necessarie in più per garantire il lancio delle gare. Abbiamo avuto circa 10 gare deserte all’inizio di questo anno”, ha ricordato Fiorani. 

“Significa nessuna offerta sulle infrastrutture. Dall’interlocuzione sistematica con le associazioni di categoria era chiaro che bisognava intervenire ma poi l’incremento dei prezzi era oggettivo. L’acciaio è uno degli elementi cardine per fare una infrastruttura ferroviaria – ha evidenziato – e in quel settore sono saliti i prezzi in maniera importantissima.

Ora questo percorso si è completato, le risorse ci sono e anche i meccanismi attuativi, con i quali ci verranno rese disponibili, sono stati definiti. I quadri economici sono in via di adeguamento. Sono partiti i nuovi bandi, quindi alcune gare sono rientrate sul mercato. Da qui alla fine dell’anno noi abbiamo un programma molto consistente”. 

Di fronte alla domanda del giornalista che gli chiedeva se quei progetti erano già nel cassetto, Fiorani ha spiegato: “alcuni sì e alcuni no. C’è un gruppo di progetti oggetto di procedura di approvazione fin dall’origine. Sono opere importanti. Faccio riferimento alla Salerno-Reggio Calabria. I progetti sono stati fatti l’anno scorso, non ce l’avevamo nel cassetto, li abbiamo dovuti fare ex novo e abbiamo dovuto avviare i processi autorizzativi che sono in corso, ad esempio la circonvallazione di Trento, per la Bari Napoli è un’altra storia: è già appaltata.

Tutto l’ultimo pezzo lo consegniamo alla fine del mese all’appaltatore individuato. Lì i cantieri “camminano”, è molto più avanti degli altri. Dato che aveva le condizioni di eleggibilità al Pnrr – ha concluso Fiorani – si è deciso di collocarne una parte al suo interno”.