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Federauto: i costi energetici frenano la transizione green

Per il cambio di passo necessario il rilancio degli acquisti di elettriche e plug-in e i contributi per l’installazione privata di colonnine di ricarica elettrica

“Dopo il ripristino e l’allineamento dei sistemi telematici del Mims, la cui indisponibilità il 30 settembre aveva determinato forte apprensione tra gli operatori della filiera, il dato definitivo del mese evidenzia una crescita imputabile oltre che ai primi effetti degli incentivi varati con il Dpcm di aprile, soprattutto al confronto con un disastroso settembre 2021, i cui volumi avevano registrato -32,5%”. 

È il commento di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto riportato da una agenzia Ansa.

“Nel percorso ambizioso per il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati a livello europeo – continua De Stefani – il rilancio degli acquisti di elettriche e plug-in e i contributi per l’installazione privata di colonnine di ricarica elettrica rappresentano misure primarie, ma occorre una maggiore velocità amministrativa.

Attendiamo l’insediamento del nuovo Parlamento e la rapida formazione del Governo, per un confronto sui temi strategici per il settore, tra cui sono di primario interesse la rivisitazione del fisco, in particolare del regime tributario degli autoveicoli aziendali e un maggior impegno per facilitare l’accesso ai contributi per l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica. Inoltre, confidiamo che la rinnovata politica possa gestire con pragmatismo e lungimiranza i delicati equilibri economici, ambientali, occupazionali del Paese e delle imprese.

Purtroppo, i rischi dell’emergenza energetica sommati alla pressione inflazionistica sono tangibili e senza incisivi e determinanti interventi europei comuni la situazione resta complicata per tutti, anche per una transizione verso i veicoli verdi che sia ‘equa’ e ‘accessibile’ per cittadini e imprese”