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Analogico vs. digitale: i ponti del ‘900

A Roma il convegno organizzato da CSPfea, FEA Engineering e Forum Ingegneria 4.0

Digitalizzazione e sostenibilità sono alla base degli investimenti delle infrastrutture. Per i ponti e tunnel esistenti tale sostenibilità passa anche per la sicurezza strutturale, oltre che per le implicazioni economico-trasportistiche che governano la rete stradale e ferroviaria.

È questo il motore che ha spinto all’organizzazione da parte di CSPfea, FEA Engineering e Forum Ingegneria 4.0, del convegno “Analogico vs digitale: i ponti del ‘900”, che si terrà a Roma il 15 dicembre, patrocinato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, ANSFISA, Anas (Gruppo FS Italiane), Ordine Ingegneri di Roma, OICE, Ingegneria Sismica Italiana, Istituto Italiano della Saldatura, IBIMI buildingSMART Italia.

 Al centro dell’evento lo Scan2BIM, la condivisione dei dati decentralizzati, gli ambienti virtuali collaborativi dall’ufficio al cantiere, le ispezioni virtuali 3D (BIM2Field), il cantiere virtuale. Altri temi importanti, la “gamizzazione” e “chattizzazione” e l’intelligenza artificiale. 

Come si legge nella nota di CSPfea, ponti, viadotti, tunnel e gallerie sono ancora elementi che generano valore, sia nell’esercizio di autostrade che nella rete stradale e ferroviaria di pertinenza pubblica.

La digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale poiché oggi è possibile sorvegliare, rilevare, classificare, progettare, costruire e manutenere con tecnologie digitali di gestione delle geometrie, delle nuvole di punti rilevati, del virtual reality nei cantieri, nella gestione informativa degli asset.

L’evento metterà a confronto il mondo analogico costituito dai progettisti dei ponti del novecento, i loro deliverables (le tavole 2D per i costruttivi), le tecniche di calcolo e schematizzazione degli schemi strutturali, raccontate dai protagonisti di quella generazione, ingegneri e professori, a fronte delle nuove generazioni, nativi digitali, di ingegneri che oggi sono chiamati a classificare, valutare staticamente, monitorare, rinforzare questi grandi vecchi del patrimonio stradale e ferroviario italiano.

Sarà l’occasione per ascoltare come si progettavano i ponti, come si costruivano, e confrontarsi con i processi digitali e le soluzioni software e hardware disponibili per ottenere dei Digital Twin efficienti ad interrogare gli asset infrastrutturali per estrarne dati critici per prendere decisioni.

Tutt’altro che una rievocazione romantica dei tempi andati, sarà un momento unico per aumentare la consapevolezza e la knowledge delle nuove generazioni che si approcciano “digital-based” ad un universo che è sempre stato “analogico”.

Per approfondimento e iscrizioni clicca qui