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Veti locali bloccano la ferrovia Malpensa-Gallarate dal valore di 211 milioni

Il decreto del Mit stabilisce la «conclusione negativa della Conferenza di servizi» sulla ferrovia Malpensa-Gallarate. E’ arrivato uno stop al progetto della ferrovia Gallarate-Malpensa dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti per l’uso delle aree di Demanio nella zona dell’aeroporto.

Il decreto del Mit ha origine dalla «conclusione negativa della Conferenza di servizi» sull’opera per le parti ricadenti nel Demanio statale. Tutto nasce da un atto tecnico di dissenso del Comune di Casorate Sempione per una porzione di territorio a ridosso di Malpensa. Il Comune aveva espresso parere negativo rispetto ai meccanismi di compensazione ambientale.

Stiamo vivendo in Italia una fase molto difficile per l’approntamento del del Recovery Fund e con l’emergenza sanitaria, in un momento in cui il Paese deve riprogrammare il suo futuro, Camera di Commercio di Varese, Confartigianato Imprese Varese, Confcommercio Uniascom provincia di Varese e Unione degli Industriali della provincia di Varese (Univa) indicano la priorità per il territorio di Malpensa a favore della realizzazione del collegamento ferroviario tra il Terminal 2 dell’aeroporto e Gallarate.

Il progetto dell’opera, promosso da Ferrovie nord in collaborazione con il gestore aeroportuale Sea, e con il sostegno dell’Europa, ha ricevuto un finanziamento dalla Ue di 63,4 milioni di euro, pari al 30% dell’investimento complessivo di 211 milioni di euro. Il bando per l’esecuzione del progetto esecutivo della line ferroviaria è stato pubblicato lo scorso dicembre.  

Il programma prevede la realizzazione di una linea ferroviaria tra il Terminal 2 dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa e la linea Rfi del Sempione, per una lunghezza di circa 4,6 km di nuovo tracciato verso Gallarate, più 1,1 km di raccordo verso Casorate Sempione con l’intera opera da ultimare entro il 2024. Ora la complicazione imprevista rischia di bloccare il progetto e aprire un contenzioso infinito.

Il collegamento tra il Terminal 2 di Malpensa e Gallarate è un’opera che aveva già avuto il parere favorevole dell’Enac, di Regione Lombardia, del ministero dell’Ambiente e, salvo alcuni rilievi di attenzione, anche della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio.

Non si può costruire il futuro di un Paese e di un territorio facendo valere diritti di veto. Bisogna tornare ad affermare il diritto delle nostre comunità per l’interesse generale. Malpensa è una priorità.