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Solo il 20% di grandi opere cantierate dal 2017

Da quattro anni ad oggi solamente 30 delle 94 grandi opere con valore superiore a 50 milioni sono state aggiudicate, con cantieri aperti e per un valore totale che si aggira attorno ai 25 miliardi di cui solo 5 utilizzati.

Quindi il 30% delle opere aggiudicate e il 20% solo in valore economico tra grandi opere bandite e realmente avviate. Un bilancio sconfortante per il rapporto tra investimenti annunciati investimenti realizzati in pratica a beneficio dell’economia del Paese attraverso le infrastrutture.

La rilevazione è stata fatta andando alla ricerca dei bandi e degli esiti di gara delle opere di importo superiore a 50 milioni messe sul mercato negli ultimi tre anni.

Il problema delle infrastrutture italiane non sono le gare ma la mancata programmazione e il percorso minato delle autorizzazioni che precedono i bandi di gara. Si presentano sempre ostacoli per ogni progetto, tra grandi opere bandite e davvero avviate, mettendo in evidenzia che anche le gare non sono una passeggiata per PA e imprese.

A tre anni dal bando è ancora più indietro, la terza corsia dell’autostrada A1 tra Firenze Sud e Incisa. Tempi biblici che sconfortano imprese e territori, convinti che alcune opere non vedranno mai la luce. In media servono almeno 18 mesi per il passaggio dagli annunci all’avvio del cantiere che genera spesa reale e fatture delle imprese.

I ritardi causati dalla pandemia che l’anno scorso ha costretto molte stazioni appaltanti a rinviare scadenze e assegnazioni e purtroppo le norme del decreto Semplificazioni, entrate in vigore lo a luglio 2020 proprio come antidoto a questa situazione, sono rimaste inattuate. Probabilmente anche i Commissari per sbloccare i cantieri non basterebbero più, nemmeno con poteri straordinari.

Le cause del blocco dei cantieri non hanno sempre origine dai contenziosi che scoppiano prima delle gare tra le imprese o con le Stazioni appaltanti. I ricorsi al Consiglio di Stato ormai incidono su un numero marginale di gare e l’analisi sui bandi oltre 50 milioni dimostra che quando c’è un cantiere ricco e interessante è difficile che il secondo arrivato molli rapidamente la presa. Nascono contenziosi e carte bollate e tutto si ferma.

Quando si parla di grandi cantieri, come queste 94 opere oltre 50 milioni, si scopre che esiste un forte gap di temporale tra il momento della gara e quello del cantiere, avventure che durano anni. Bandire la gara non vuol dire produrre effetti di spesa immediati sul mercato: è un dato che la politica che decide come, quanto, dove e quando investire.