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Recovery plan, Draghi a sindacati: “Sarà di 221,5 miliardi, Consiglio dei ministri in settimana”

(Come riportato in una nota di Rai News)

Tempi e dati per approvare che l’Italia vuole mandare a Bruxelles entro la scadenza del 30 aprile sono stati annunciati da Draghi ai vertici di Cgil, Cisl e Uil. Un incontro con l’impegno di rivedersi sui contenuti dopo il primo maggio. Tre pilastri per l’attuazione del piano: semplificazione, riforme e trasparenza

Il Consiglio dei ministri che varerà il Recovery plan si terrà questa settimana. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ai vertici di Cgil, Cisl e Uil. Draghi non ha distribuito una bozza del documento, ma ha confermato che l’entità del Recovery plan sarà di 221,5 miliardi di euro, di cui 69 a fondo perduto.

“Le grandi opere – dicono i leader del sindacato – saranno 57. I commissari un po’ meno, perché alcuni commissari sovrintenderanno più opere”. Sui contenuti del Recovery plan Draghi, Cgil, Cisl e Uil torneranno ad incontrarsi dopo il primo maggio.

“Il premier Draghi si è detto disponibile, accogliendo la nostra richiesta, a fare una valutazione sugli impatti occupazionali del piano”. Lo riferiscono i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri al termine dell’incontro.

Landini, fondi per piano straordinario occupazione Per Landini “serve un piano straordinario per l’occupazione. Abbiamo chiesto che ogni progetto delle 6 missioni indichi anche quanti posti di lavoro determinerà – aggiunge -. Questo è il punto centrale, c’è bisogno di un lavoro stabile, non precario. E le riforme devono vedere un coinvolgimento maggiore delle parti sociali”.

“Abbiamo chiesto di non allontanarsi dai contenuti indicati dalla commissione sui grandi investimenti per innovazione digitale, sostenibilità ambientale, transizione ecologica, lavoro, famiglia, sanità, scuola, PA e mezzogiorno. Vogliamo essere coinvolti nella discussione sul dettaglio dei progetti per capire quali sono i risultati attesi e quali le ricadute sociali.

Cisl, Draghi vuole mobilitazione collettiva “Draghi ci ha parlato della necessità che sull’attuazione del piano ci sia una mobilitazione collettiva e che il governo è disponibile ad interloquire in maniera permanente con le parti sociali e le forze politiche nazionali e locali”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra uscendo dall’incontro.

“Abbiamo chiesto chiesto di accompagnare fase di attuazione con un patto sociale che tenga insieme governo, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali. La priorità è rilanciare gli investimenti e evitare nuovi licenziamenti”.

I tre pilastri del Recovery Plan

La fase dell’attuazione del Recovery plan sarà “fondata su tre pilastri”, avrebbe spiegato Draghi, a quanto si apprende da alcuni partecipanti, ai rappresentanti delle associazioni datoriali. Il primo pilastro è la semplificazione, di norme, dei tempi politici, inclusi poteri sostitutivi, semplificazione istituzionale. Il secondo pilastro sono le riforme, soprattutto della pubblica amministrazione e della giustizia civile. Il terzo pilastro è la trasparenza.