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Priorità per Mario Draghi la riforma della PA e piano di sostegno agli investimenti

Dal discorso di insediamento di Mario Draghi al Senato, arrivano idee molto precise su investimenti pubblici, infrastrutture e soprattutto sul ruolo della PA.

La priorità, di Draghi, illustrando il programma del Governo, sta nel rilancio del pubblica amministrazione. Che deve anche recuperare il tempo perduto per la pandemia.

Il Premier parlando degli investimenti per le opere pubbliche chiama in causa i funzionari della PA  esprimendo la volontà di intervenire attuando un poderoso piano di formazione dei dipendenti pubblici. Per le infrastrutture occorre investire sulla preparazione tecnica, legale ed economica dei funzionari pubblici per permettere alle amministrazioni di poter pianificare, progettare ed accelerare gli investimenti con certezza dei tempi, dei costi e nel rispetto delle linee di sostenibilità e crescita indicati nel Programma nazionale di ripresa e resilienza.

La manutenzione del patrimonio italiano di infrastrutture esistenti è prioritaria rispetto alla realizzazione delle nuove opere. Grande attenzione va posta agli investimenti in manutenzione delle opere e nella tutela del territorio, sostenendo l’utilizzo di tecniche di monitoraggio basate sui più recenti sviluppi in tema di Intelligenza artificiale e tecnologie digitali.

Per Draghi la riforma della Pubblica Amministrazione non è più rimandabile e non si può procrastinare. Il premier ha dato atto degli sforzi compiuti durante la pandemia dai funzionari pubblici, tuttavia, ha sottolineato la fragilità del sistema delle PA e dei servizi di interesse collettivo. Una realtà che deve essere immediatamente affrontata.

Smaltire tutte le pratiche arretrate accumulate durante il periodo di pandemia è la priorità assoluta per recuperare il tempo perduto. Verrà chiesto di predisporre un piano di smaltimento dell’arretrato e comunicarlo ai cittadini.

La riforma dovrà avviarsi su due direttive: investimenti in connettività con anche la realizzazione di piattaforme efficienti e di facile utilizzo da parte dei cittadini; aggiornamento continuo delle competenze dei dipendenti pubblici, anche selezionando nelle assunzioni le migliori competenze e attitudini in modo rapido, efficiente e sicuro.


Il piano predisposto dal governo Conte sul Recovery plan Draghi dovrà essere approfondito e rafforzato, guardando anche a un orizzonte di più lungo periodo. Il Programma nazionale di ripresa e resilienza indicherà obiettivi per il prossimo decennio con una tappa intermedia per l’anno finale del Next Generation Eu, il 2026.

Gli interventi dovranno essere selezionati attentamente guardando soprattutto alla loro fattibilità nei tempi concessi dall’Europa selezioneremo progetti e iniziative coerenti con gli obiettivi strategici del Programma, prestando grande attenzione alla loro fattibilità nell’arco dei sei anni del programma.