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Piano “taglia traffico” obbligatorio per aziende e pubbliche amministrazioni

(Come riportato in una nota de Le Strade dell’Informazione)

Linee guida ministeriali per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro.

Avanza il progetto della mobilità sostenibile previsto dal decreto legge Rilancio. A dare un’accelerazione la pubblicazione sui siti ministeriali delle “Linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casalavoro”. Un tema approfondito da un articolo a firma di Barbara Massara su Il Sole 24 Ore.

Dopo il decreto interministeriale (Transizione ecologica e Infrastrutture e mobilità sostenibile) 179/2021 del 12 maggio, che ha disciplinato la figura e i compiti del mobility manager, e in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dello stesso provvedimento, i Ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture hanno adottato il decreto 209/2021 del 4 agosto, con il quale hanno definito le linee guida da seguire nella redazione del piano degli spostamenti casa lavoro (Pscl).

Si tratta dello strumento che le imprese e le pubbliche amministrazioni, con single unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Provincia o in un comune con oltre 50mila abitanti, devono adottare entro il 31 dicembre di ciascun anno al fine di individuare le misure utili per ridurre l’uso individuale del mezzo privato in favore di nuove forme di mobilità sostenibile.

Come si legge nell’articolo, in prima applicazione, la scadenza è il 23 novembre (180 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto 179/2021), ma le linee guida diventeranno vincolanti per i Pscl adottati dopo tale data. La parte informativa del piano fotografa la situazione esistente, sia in termini di analisi degli spostamenti dei dipendenti, che delle condizioni strutturali dell’azienda, nonché dello stato dell’offerta del trasporto nel territorio.

A tale fine le linee guida contengono delle schede attraverso le quali raccogliere necessari dati aziendali (per esempio composizione del personale, orario di lavoro, risorse destinate alla mobilità), le informazioni sui servizi di trasporto offerti nel raggio di 500 chilometri dalla sede (ad esempio stazioni metro/ ferroviarie, zone servite da car sharing/pooling), ma anche tutti gli elementi utili a comprendere le abitudini e le esigenze di spostamento dei dipendenti, nonché la loro propensione ai cambiamenti (verso alternative di mobilità sostenibile: bicicletta, trasporto pubblico, car pooling o sharing, scooter/bike/monopattini sharing eccetera).

In pratica le aziende e le pubbliche amministrazioni sono in via preliminare chiamate a effettuare una ricognizione della loro situazione strutturale e ambientale, nonché una campagna di indagine, al fine di proporre misure che effettivamente incentivino i dipendenti a ridurre l’uso dell’automobile privata.

Tali misure costituiscono la parte progettuale del Pslc e sono molto varie, in quanto possono consistere nell’introduzione di un servizio di navetta aziendale o di auto aziendali su prenotazione, in servizi di car pooling, buoni mobilità, così come nell’introduzione di nuove linee di collegamento e convenzioni incentivanti del trasporto pubblico locale, fino a misure finalizzate a ridurre la domanda di mobilità attraverso l’incremento dello smart working e del co-working in sedi vicine alle residenze dei dipendenti. Per rendere tali misure il più efficace possibile, si sottolinea come i datori di lavoro siano altresì chiamati a prevedere incentivi economici, orari flessibili, o comunque confronti sul tema coni dipendenti.

Infine nel Piano devono essere evidenziati i benefici conseguibili con le misure previste, sia per i dipendenti (riduzione dei tempi di spostamento e dei costi di trasporto, incentivi economici) che per le aziende (riduzione dei ritardi, utilizzo di aree aziendali destinate alla sosta), ma soprattutto perla collettività (riduzione delle emissioni inquinanti e della congestione del traffico veicolare). Al fine di misurare questi benefici, conclude l’articolo, le linee guida individuano formule matematiche abbastanza complesse.