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Patente auto e moto, dal 2022 cambia l’esame di teoria

(Come riportato in una nota de Le Strade dell’Informazione)

La prova sarà ridotta di 10 minuti e con il 25% di quesiti in meno.

Nel 2022 cambierà l’esame di teoria per la patente per motocicli e autoveicoli. Il mutamento delle regole è avvenuto a causa Covid-19 e mole di lavoro arretrato non recuperabile aggravato dal sempre minore numero di esaminatori in organico alla Motorizzazione. Se ne parla diffusamente in un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore.

Entrando nel dettaglio, si apprende che la prova sarà ridotta di 10 minuti e con il 25% di quesiti in meno. Lo ha disposto il decreto 27 ottobre del ministero delle Infrastrutture (Mims), pubblicato il 9 dicembre. I ritardi accumulati erano diventati insostenibili già all’inizio della pandemia, tanto da richiedere già vari interventi nella normativa emergenziale per la pandemia, come il prolungamento della validità dei fogli rosa.

Ma si stima che non basteranno a garantire a tutti la possibilità di sostenere l’esame prima che scada anche la proroga di tale documento. La norma che taglia i questionari d’esame è in vigore dal 9 dicembre, ma gli esami continuano ancora a svolgersi con le modalità precedenti: sarà un decreto dirigenziale da adottare l’8 gennaio 2022 a fissare la data di debutto delle nuove modalità.

Le patenti coinvolte sono quelle delle categorie Ai (il patentino per sedicenni, per guidare motocicli fino a 125 centimetri cubici di cilindrata, u kilowatt di potenza e rapporto potenza/peso fino a 0,1 kW/ kg e tricicli di potenza fino a 15 kW), A2 (motocicli di potenza fino a 35 kW e rapporto potenza/peso fino a 0,2 kW/kg) , A (motocicli e tricicli, senza limitazioni se non quelle per i più giovani), Bi (quadricidi non leggeri), B (autoveicoli fino a 3,5 tonnellate con limiti di potenza per neopatentati, più i tricicli con potenza anche superiore a 15 kW) e BE (autoveicoli leggeri quando trainano un rimorchio non leggero).

Restano quindi invariati i test per le patenti superiori (quelle per camion e bus), più impegnative. Prima per superare l’esame occorreva rispondere a 40 domande in 30 minuti e la prova era superata con un numero di risposte errate non superiore a quattro. Con le nuove regole, le domande diventano 30 e il tempo a disposizione scende a 20 minuti; il massimo di risposte errate ammesso diventa tre.

Invariate le altre modalità del test: ogni candidato deve sedersi alla postazione che gli viene assegnata, dove un computer gli sottopone quesiti tratti dal database ministeriale (il cui linguaggio è in via di semplificazione). Il tutto sotto la vigilanza sia degli esaminatori sia delle forze dell’ordine.

Si lavora anche a novità strutturali, come il riconoscimento facciale dei candidati, per velocizzarne l’identificazione e così abbreviare i tempi di occupazione delle aule per ogni singola sessione, così da poter organizzare nello stesso giorno più tornate di quelle possibili oggi. Dunque, il taglio dei questionari non serve solo a ridurre la permanenza al chiuso con i conseguenti rischi di contagio Covid.