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Le Smart Road nel Mondo e i confronti con “Anas”

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

La digitalizzazione delle strade ritenuto uno dei programmi più sfidanti a livello internazionale

di Domenico Crocco

Anas, insieme al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, è da oltre un secolo membro di diritto di PIARC (World Road Association), la più importante associazione mondiale delle strade, che annovera tra i suoi Membri 122 Governi Nazionali, circa 3000 Soci tra Collettivi e Individuali in 142 Paesi in tutto il mondo e circa 850 Esperti operanti in 18 Comitati Tecnici Internazionali.

La forte presenza di Anas all’interno di PIARC le consente un confronto costante con le società di gestori stradali presenti negli altri Paesi (europei e non), oltre che un continuo aggiornamento in relazione alle principali iniziative di settore dei Governi.

La presidenza italiana di alcuni Comitati tecnici internazionali di PIARC è inoltre propedeutica proprio a garantire un raccordo a doppio binario con le best practice internazionali, in un’ottica di continuo e reciproco aggiornamento e confronto.

Proprio grazie a tali attività, Anas ha potuto recentemente reperire un’importantissima circolare prodotta dal TRB (Transportation Research Board) di Washington relativa al Monitoraggio strutturale delle opere d’arte (ponti, viadotti e gallerie) negli Stati Uniti mediante l’utilizzo di sensori e satelliti, attività su cui Anas in Italia è già da tempo impegnata. Con i tecnici di settore degli USA c’è un costante confronto.

Anas ha anche costante rapporto con l’agenzia europea per la navigazione satellitare GNSS, che ha sede a Praga, e che mette a disposizione degli Stati membri il sistema satellitare Galileo anche per attività di monitoraggio della salute di ponti, viadotti, gallerie finalizzato a prevenire incidenti ed efficientare la manutenzione programmata delle opere.

La manutenzione programmata e il monitoraggio strutturale delle infrastrutture rientrano pienamente nel campo operativo dell’ITS (Intelligent Transport System) e, in tal senso, sono numerose le best practice internazionali con cui Anas può confrontarsi. In particolare gli altri Stati UE e gli Stati Uniti, da sempre punto di riferimento per il progresso tecnologico, il Canada, il Giappone, la Svizzera.

In Europa il programma Drones4Safety, che ha visto da subito la partecipazione dell’Italia, permetterà di monitorare i ponti con i droni, che consentiranno di verificare ogni parte delle strutture stradali eliminando i rischi dovuti al loro deterioramento.

Lo sviluppo dell’ITS per il monitoraggio delle infrastrutture avrà inoltre un ruolo fondamentale nel contrasto ai fenomeni dovuti al Climate Change, tema ritenuto prioritario da Anas e sul quale è costante il confronto con molti Paesi europei e non (in particolare Francia, Germania, Olanda, Stati Uniti, Svezia che possono vantare in questo senso best practices esemplari), anche attraverso le attività dei Comitati tecnici di PIARC.

Il settore dell’ITS è in continua evoluzione ed è sempre più necessario un coordinamento internazionale al fine di uniformare le attività dei Paesi europei. Proprio in tale ottica Anas è in strettissimo contatto con la piattaforma C-Roads, all’interno della quale l’Italia rappresenta uno dei Core Member.

Attraverso tale piattaforma le autorità e gli operatori stradali dei Paesi UE si uniscono per armonizzare le attività di diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti cooperativi (C-ITS) in tutta Europa con l’obiettivo di raggiungere lo sviluppo di servizi C-ITS interoperabili e transfrontalieri per gli utenti della strada.

Il traffico stradale non si ferma infatti in Italia, ma i conducenti di vetture si spostano anche negli altri Paesi ed è importante che i sistemi di informazione digitale dei vari Paesi dialoghino e parlino, sul piano delle tecnologie, lo stesso linguaggio riconoscibile da Paese a Paese. Attraverso specifici Working Group vengono quindi elaborate proposte e raccomandazioni destinate ad essere applicate in modo uniforme in tutto il territorio europeo.

Proprio con riferimento all’ITS, le recenti attività di Anas legate alla sperimentazione della Smart Road di Cortina, la prima in Italia, hanno attirato le attenzioni di numerosi tecnici internazionali. Nell’obiettivo di potenziare la sicurezza degli utenti consentendo una visione dell’infrastruttura sempre più completa, “responsive” e connessa, Anas ha esposto a livello UE il programma di investire nelle Smart Road 1 miliardo di euro destando molta attenzione e richiesta di informazioni tecnico-economiche. 

Nella continua attività di analisi delle migliori best practice internazionali, Anas ha modo di confrontarsi, oltre che con i Paesi UE che hanno aderito alla piattaforma C-Roads, anche con i Paesi extraeuropei leader nel settore dell’ITS nei quali i piani strategici di implementazione dell’ITS, e quindi conseguentemente delle Smart road e della guida autonoma, sono già in un avanzato livello di realizzazione e in particolare: Stati Uniti, Cina, Corea del Sud, Giappone ed Israele.

Lo scorso anno Anas ha organizzato un webinar internazionale a cui hanno partecipato il commissario europeo ai Trasporti Adina Valean (leggesi Valèn) e numerosi relatori internazionali provenienti da Stati Uniti, Israele e Cina che hanno raccontato i programmi di implementazione delle strade e autostrade digitali e dei test di guida autonoma e connessa nei loro Paesi, rimanendo impressionati per le tecnologie innovative della smart road Anas e per l’ambizione della normativa italiana, implementata dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, che prevede nel decreto ministeriale 70 del 2018 (noto come decreto smart road), la digitalizzazione delle strade e autostrade principali entro il 2025, un programma che è ritenuto il più sfidante a livello europeo.