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Il via del Cdm al Dl Semplificazioni. Partono 8 Maxi opere blindate, cambia il subappalto al 50%

Per il Recovery e per aspetti sociali, equità, ambiente. Dimezzati i tempi per la Valutazione d’impatto ambientale, da 360 a 175 giorni.

Passaggio decisivo per il Recovery e per aspetti sociali, equità, ambiente. Dimezzati i tempi per la Valutazione d’impatto ambientale, da 360 a 175 giorni. Per il subappalto tetto al 50%.

Via libera dal Cdm al primo punto del Recovery Plan, il decreto che unisce semplificazioni e governance del Pnrr. Il subappalto, innalza il tetto al 50% ma lasciando alle stazioni appaltanti la possibilità di imporre limitazioni a tutela del lavoro e della legalità.

Dimezzamento dei tempi per la valutazione di impatto ambientale da 360 a 175 giorni, una corsia ultraveloce e blindata per otto grandi opere che valgono circa 20 miliardi, ma dovrebbe crescere il numero.

Alla fine nella riforma del subappalto ha prevalso il fatto che nella sostanza la riforma era stata già concordata con Bruxelles per superare anche le sentenze di condanna della Corte di giustizia Ue. Torna la norma che consente alla stazione appaltante di prevedere nel bando per alcune lavorazioni il divieto di subappalto o, l’obbligo di esecuzione ad opera dell’aggiudicatario, tenendo conto della natura o della complessità delle prestazioni o delle lavorazioni da effettuare, per rafforzare il controllo delle condizioni di lavoro e di salute e sicurezza dei lavoratori o per prevenire le infiltrazioni criminali.

Norme alleggerite con il silenzio assenso e dei poteri sostitutivi per decidere, anche nel caso della valutazione di impatto ambientale, resta anche la commissione speciale di 40 membri che dovrà fare la valutazione dei progetti del Pnrr e del Pniec. E’ passata un’altra innovazione contenuta all’articolo 45 del decreto: una corsia ultraveloce per un numero ristretto di grandi opere complesse con corsia veloce:

1 – Realizzazione asse AV/AC Palermo-Catania-Messina;
2 –  Potenziamento Linea ferroviaria Verona-Brennero (opere di adduzione);
3 – Realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Salerno-Reggio Calabria;
4 – Realizzazione del collegamento con la linea ferroviaria con caratteristiche di alta velocità    Battipaglia-Potenza-Taranto;
5 – Realizzazione delle opere di derivazione della Diga di Campolattaro (Campania);
6 – Messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del Peschiera (Lazio);
7 – Interventi di potenziamento delle infrastrutture del Porto di Trieste (progetto Adriagateway);
8 – Realizzazione della Diga foranea di Genova

È probabile che in Parlamento si proporrà di ampliare questo elenco e che diventi una modalità di realizzazione più diffusa delle opere. I tempi dei vari passaggi previsti da questa procedura speciale, dalla valutazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici, al parere paesaggistico preventivo alla conferenza di servizi semplificata, per evitare la burocrazia. Per garantire l’esito finale nel rispetto dei tempi ci sarà un nuovo «comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici, voluto da, Enrico Giovannini, per intervenire in caso di dissensi, anche in deroga alle leggi, e comunque per individuare le eventuali integrazioni e modifiche al progetto. In questa procedura speciale, è sempre possibile al Presidente del Consiglio di portare la questione all’esame del Consiglio dei ministri e superare dissensi o inerzia che bloccano la realizzazione del progetto. Entro novanta giorni dalla decisione del Cdm, la stazione appaltante deve poi affidare l’opera e il presidente del Consiglio, in caso di inerzia, può esercitare i poteri sostitutivi.