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Il Consiglio dei Ministri approva l’allegato infrastrutture. Un modello di programmazione innovativa

Strade, ferrovie, metropolitane, porti e aeroporti: assegnati 178,9 miliardi su un costo totale di 242,6

Infrastrutture in linea con gli obiettivi del Green deal europeo e soprattutto sostenibili con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Le opere saranno programmate con più integrazione dei macro-capitoli di spesa costituiti dalle infrastrutture per la mobilità. Integrazione e sostenibilità sono le linee guida che il Ministro delle Infrastrutture Giovannini, sostiene per segnalare le novità contenute nell’allegato infrastrutture al Def approvato dal Consiglio dei ministri.

Il documento, come afferma il Ministro «introduce un metodo innovativo per la programmazione e l’attuazione degli investimenti in un’ottica di sviluppo sostenibile», spiegando che «per la prima volta si presenta una valutazione dell’impatto del Pnrr relativo a infrastrutture e mobilità sul benessere delle persone, sulle variabili economiche, sulla riduzione delle disuguaglianze territoriali e sociali, sull’ambiente». «È necessario – ha aggiunto – pianificare infrastrutture e mobilità in modo innovativo, individuando le priorità secondo una strategia sistemica e integrata».

«Il documento non è solo un piano di spesa, ma un modo nuovo di programmare l’Italia che si vuole costruire nei prossimi dieci anni» e che si sviluppa secondo quattro percorsi: l’analisi dei fabbisogni, nuovi criteri per la definizione delle priorità, coerenza con le programmazioni nazionali e settoriali e valutazione dell’impatto degli investimenti sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.

Il “Piano processo”, «è un metodo innovativo – spiega – per pianificare gli interventi che prevede nuovi parametri per la selezione delle opere, aggiornamenti, approfondimenti e decisioni in fasi successive con la possibilità di revisione delle scelte in caso di mutamento dei contesti e valutazioni degli interventi per compiere scelte più funzionali al fine di raggiungere gli obiettivi di medio termine».

Le risorse di 242,6 miliardi di euro previste per interventi prioritari, sono: 179 miliardi di risorse assegnate (e 63,7 miliardi di fabbisogno). Gli interventi stradali e autostradali hanno disponibilità per 75,8 miliardi (di cui 54,2 assegnati), gli interventi ferroviari (inclusi i nodi urbani) 132,1 miliardi (di cui 92,9 assegnati), il trasporto rapido di massa nelle città metropolitane assorbe 22 miliardi (di cui 20,4 assegnati), i porti 9,6 miliardi (di cui 8,3 assegnati) e gli aeroporti 3,1 miliardi (tutti assegnati).