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Idrogeno: l’Italia stanzia 3,2 mld per promuoverne la produzione

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

Il piano di sviluppo prevede la realizzazione di circa 40 stazioni di rifornimento su strada attraverso i fondi stanziati del PNRR. Lo sottolinea uno studio di che evidenzia come l’elemento chimico potrebbe generare circa 2 milioni di tonnellate di CO2 evitate.

L’Italia ha stanziato 3,2 miliardi di euro per promuovere la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell’idrogeno, con 230 milioni a sostegno del trasporto stradale.
L’idrogeno viene così salutato quale leva fondamentale per la costruzione di un’Europa a zero impatto climatico.

Secondo i risultati dello studio “Il futuro della mobilità pesante a idrogeno”, condotto da Accenture – con il contributo di Free To X, Iveco e Saipem – e presentato nell’ambito del Workshop dell’Osservatorio Utilities Agici-Accenture, un investimento tra gli 800 e i 950 milioni di euro per la realizzazione e gestione di infrastrutture necessarie per lo sviluppo della mobilità pesante a idrogeno potrebbe generare più di 3,5 miliardi di euro di valore della produzione cumulato e circa 2 milioni di tonnellate di CO2 evitate. A riportarlo, i più importanti organi di stampa e le riviste di settore.

“Questo – ha dichiarato Sandro Bacan, Innovation Lead di Accenture Italia – ci conferma il ruolo rilevante che l’idrogeno ricopre all’interno della transizione energetica, non solo perché adatto alla logistica pesante per le sue facilità d’utilizzo, ma anche in quanto innovazione assoluta nella gestione del sistema energetico. Resta oggi più che mai indispensabile la continua sperimentazione e la ricerca costante, al fine di fornire delle soluzioni ottimali a beneficio dell’intero ecosistema e di tutti gli attori che ne fanno parte”.

“La Strategia Europea per l’idrogeno – ha detto Marco Carta, Amministratore delegato di Agici – ha innescato una vera e propria corsa in tutto il continente verso la leadership in questa tecnologia. L’Italia fa sicuramente parte del gruppo di testa con target ambiziosi, ingenti risorse dedicate nel PNRR e importanti imprese a capofila di progetti all’avanguardia. Lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno sarà in grado di generare benefici in termini ambientali ma anche di creazione di filiere industriali innovative”.

Il piano di sviluppo prevede la realizzazione di circa 40 stazioni di rifornimento su strada attraverso il ricorso ai fondi stanziati nel PNRR. I fondi previsti dal PNRR saranno funzionali a supportare il piano di investimento ipotizzato. Sarà inoltre necessario attivare schemi innovativi di partnership che coinvolgano comunità, stakeholder, Istituzioni e autorità. La definizione di ecosistemi basati su modelli a piattaforma permetterebbe di velocizzare la realizzazione dei progetti, semplificare i rapporti tra partner, facilitare l’accesso ai finanziamenti e coinvolgere le comunità locali nelle fasi di sviluppo dei progetti. 

Si tratta di un passaggio epocale, che potrà essere favorito dall’implementazione della mobilità a idrogeno nel trasporto pesante non solo di camion a lungo raggio, ma anche di bus per il trasporto urbano. Tenendo conto degli attuali elevati costi di produzione dell’idrogeno, sarà fondamentale aprire il mercato tramite lo sviluppo di una rete di stazioni di rifornimento ogni 200km circa.

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