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Giubileo 2025, a Palazzo Chigi, discussi gli interventi prioritari per Roma: via le buche e nuovi bus elettrici

La rete di trasporto pubblico di Roma con strade dissestate e mobilità pubblica che dovrà diventare elettrica, sono al centro di riunioni a Palazzo Chigi in vista del Giubileo del 2025. Verranno istituiti tavoli tecnici per esaminare nel dettaglio i tanti progetti che fanno parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza e in particolare poterli realizzare investendo nel modo migliore i fondi del Recovery Plan.

All’incontro hanno partecipato, il premier, Mario Draghi, il ministro dell’Economia, Daniele Franco, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Giovannini, la sindaca, Virginia Raggi, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti e i rappresentanti della Santa Sede.

E’ stato fatto il punto sullo stato dell’arte della città e sulla necessità di adeguare i servizi alle necessità delle decine di milioni di fedeli. Con la regia del ministro Franco sono intervenuti: la sindaca Raggi che avrebbe proposto di costruire un asse tra Recovery fund, Giubileo e Expo 2030. Alle lamentele della Raggi su vari temi affrontati il presidente Draghi, l’avrebbe interrotta dicendo: «È possibile che per fare interventi ordinari, a Roma è necessario il Giubileo?». Ai presenti sono venute in mente le disastrose condizioni dell’asfalto nella Capitale in tante vie e piazze spesso piene di buche e dissesti che rendono la viabilità un tortuoso percorso a ostacoli.

L’esecutivo ha anche chiesto al Campidoglio di rinnovare il parco dei mezzi su gomma dell’Atac puntando sulla adozione di autobus elettrici. Per il Giubileo è stata programmata una rivoluzione dei trasporti essendo state inserite 5 nuove tramvie nel Pnrr: Termini-Vaticano-Aurelio, Fori, Togliatti, Termini-Giardinetti-Tor Vergata e Tiburtina.

L’obiettivo è quello di potenziare i mezzi pubblici abbattendo l’inquinamento ambientale, ma da anni la Capitale attendeva interventi di questo tipo che – è stato fatto notare – sono fondamentali per offrire ai romani e ai visitatori, italiani e stranieri, una città efficiente e moderna. Per realizzare i progetti con il Recovery fund c’è tempo fino al 2026.