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Giovannini: Vogliamo progettare l’Italia del 2030

“Abbiamo sbloccato 102 opere soprattutto nel Mezzogiorno”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili nel corso del suo intervento al forum Ambrosetti a Cernobbio

“Abbiamo sbloccato 102 opere soprattutto nel Mezzogiorno” con “forti” investimenti per l’edilizia sostenibile. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso del suo intervento al forum Ambrosetti a Cernobbio.

A riportare la notizia le principali agenzie di stampa. I nuovi investimenti, che riguardano anche la manutenzione, sono possibili grazie a una serie di fondi – “non ci sono solo i fondi del Pnrr” ricorda il ministro – che possono dare una spinta al settore, spiega Adnkronos. 

“L’investimento sulle infrastrutture, parliamo di circa 25 miliardi, riguarda non solo l’Alta velocità ma il rinnovo delle ferrovie regionali, del materiale rotabile”, gli investimenti sui treni dei pendolari sono “straordinari”, continua.

“Porteremo l’alta velocità a 12 milioni di persone che oggi non hanno un accesso facile, di cui 9 nel Mezzogiorno”, annuncia il ministro. Ci sono “investimenti molto forti sull’ultimo miglio per gli aeroporti, i porti, i terminali merci.

Questo è un cambiamento del funzionamento della logistica che insieme alla digitalizzazione, assolutamente necessaria, può portarci a fare un grosso salto”, aggiunge il responsabile del Mims. “Chiacchiere? 12,5 miliardi sono già stati allocati, concordati con Regioni grazie al lavoro fatto insieme alla ministra Gelmini e quindi sono pronti per partire. A settembre contiamo di portare le intese su tutto il resto”.

“Vogliamo progettare l’Italia del 2030 non solo al 2026. Questa enfasi sul Pnrr non deve farci perdere di vista che ci sono anche altri fondi, quelli strutturali, di coesione, dei bilanci ordinari”, ha sottolineato Giovannini spiegando che “lo sforzo fatto sul Pnrr non è finito, non dobbiamo perdere di vista la possibilità di andare oltre 2030”.  

A margine dell’intervento, sull’obbligo del Green Pass sui trasporti pubblici, il ministro ha detto a Rainews 24 che “nel primo giorno il numero di passeggeri sulla rete di Trenitalia sprovvisti di green pass è stata minima, solo dello 0,2%. Adesso la preparazione del trasporto pubblico locale entra nel vivo”.

 “Abbiamo definito le linee guida – ha aggiunto – dopo averle concordate con Regioni e Comuni, che hanno la responsabilità diretta del trasporto pubblico locale. Il governo ha messo 250 milioni per il primo semestre e ci sono 618 milioni per il secondo semestre per finanziare i servizi aggiuntivi. Ci stanno arrivando i piani delle Regioni, con il potenziamento delle corse e gli elementi di controllo”. 

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