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Ecosistema Urbano 2021: meno trasporto pubblico, smog ai limiti, più motorizzazioni

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

Lo rileva il report realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore che analizza 105 capoluoghi sulla base di 18 indicatori che riguardano aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia

Sale il tasso di motorizzazione dei capoluoghi italiani continua: 65,7 auto ogni 100 abitanti, contro le 64,6 del 2019. È una delle rilevazioni di Ecosistema urbano 2021, il report realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore che analizza 105 capoluoghi sulla base di 18 indicatori che riguardano aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia. 

Lo studio riporta anche che il trasporto pubblico registra un calo del 48%: eccezione tra le grandi città turistiche è Milano, che rimane stabile al primo posto con 467 viaggi per abitante, seguita da Venezia, Roma, Genova. Tra i Comuni di medie dimensioni, Trieste, Cagliari, Parma, Brescia, Udine e Trento superano i 100 viaggi.

Anche l’offerta del trasporto pubblico, calcolata in km percorsi annualmente dalle vetture per abitante residente, diminuisce nella maggior parte delle città, registrando un – 8%, con una media di 25 vetture-km/abitante. Per quanto riguarda le concentrazioni di polveri sottili (PM10) in atmosfera, anche nel 2020 la media annua dei 40 µg/mc, valore limite per la protezione della salute umana fissato dalla direttiva comunitaria, viene rispettata in tutte le città; la situazione peggiora se si guarda invece alla media giornaliera da non superare secondo i limiti di legge (50 µg/mc), con 35 capoluoghi che superano i 35 giorni consentiti e 13 centri urbani dove si conta più del doppio dei giorni di sforamento.

Si riduce invece il valore medio delle concentrazioni di biossido di azoto (NO2), così come il numero di città dove lo stesso supera il limite di legge, mentre il valore medio delle centraline che rilevano le concentrazioni di ozono (O3) supera la soglia di protezione della salute umana in circa un terzo dei Comuni considerati (39 su 105). 

Sul fronte delle energie rinnovabili, Padova, Oristano, Pesaro e Verona sono i Comuni dove si registra la maggiore diffusione di solare termico e fotovoltaico installato nelle strutture pubbliche, con valori compresi tra i 26 e i 31 kW per 1000 abitanti. Ben 23 i capoluoghi dove ancora non si raggiunge 1 kW/1000 abitanti, otto le città ferme a zero. Il valore medio nazionale, in lieve calo, si attesta sui 4,77 kW/1.00 ab.

Inoltre la metà dei capoluoghi considerati peggiora l’indice dell’uso efficiente di suolo, a fronte di un calo più o meno marcato del numero di abitanti: il calo demografico è generalmente associato a una crescente perdita di funzioni dell’infrastruttura residenziale storica a fronte di nuove espansioni. Guardando alle piste ciclabili, nel 2020 Reggio Emilia registra il valore più alto con 45,74 metri equivalenti ogni 100 abitanti, seguita da Cremona e da Cuneo. Nel complesso, salgono a 39 le città che superano i 10 mq/100 ab. In aumento anche il valore medio nazionale delle piste ciclabili equivalenti che sfiora i 9,5 m.

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