Le risorse saranno ripartite equamente tra piccole, medie e grandi imprese. Il 30 settembre dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, è stato firmato il decreto per ripartire i 100 milioni di euro stanziati dal Dl Sostegni-bis (n.73/2021) alle imprese che hanno avuto difficoltà economiche per gli incrementi ingiustificati dei listini di alcuni materiali da costruzione.
Il provvedimento attuativo è previsto dal decreto legge Sostegni-bis, art.1-septies comma 7, che stanzia le risorse da destinare alle compensazioni. Deve invece ancora essere approvato un provvedimento che individua gli scostamenti di prezzo dei materiali edili in un dato periodo di riferimento. Il provvedimento è atteso entro questo mese.
Il criterio per la ripartizione appare abbastanza anomalo se si guarda al reale panorama delle imprese che operano nelle costruzioni. Le risorse sono ripartite in tre parti quasi uguali a seconda della classe dimensionale; alle grandi imprese sono assegnati 33 milioni, alle imprese di dimensione media 33 milioni e le piccole imprese hanno 34 milioni – a fronte di un numero di piccole e medie imprese molto superiore a quello delle grandi imprese, anche considerando il solo settore degli appalti pubblici.
Per far partire le compensazioni, che non saranno rapidissime, le richieste di compensazione da parte delle imprese vanno inviate entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del Dm “prezzi”. Gli operatori devono anche specificare «l’attestazione relativa all’importo definitivo ammesso a compensazione», la categoria Soa posseduta e «la dichiarazione comprovante l’insufficienza delle risorse finanziarie risultanti dal quadro economico».
Se poi la dote di 100 milioni del Fondo non dovesse coprire l’intera differenza da compensare, si procede in modo proporzionale (ma senza che sia prevista una deroga alle riserve indicate per ciascuna categoria dimensionale di impresa).