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Dl Semplificazioni: forte dibattito sul dissesto idrogeologico

L’emendamento che consente al Parlamento di modificare l’elenco di progetti, con valutazione ambientale veloce, è stato approvato con il diniego del Ministero della Transizione Ecologica.

Il governo è stato battuto sull’elenco delle opere del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) che possono accedere alla Commissione speciale per la valutazione di impatto ambientale (Via) che doveva dimezzare i tempi per i pareri rispetto alla procedura ordinaria.

La norma prevede che le Commissioni parlamentari competenti possano modificare l’elenco che era stato messo a punto dal Ministro Roberto Cingolani. È stato il Movimento cinque stelle a presentare la proposta, in alleanza con il Pd: lo scopo è stato quello di impedire l’accelerazione dell’iter per progetti considerati dai Cinque stelle non favorevoli all’ambiente. La maggioranza qualificata in commissione rende però tortuosa la strada della modifica parlamentare.

Si è trattato di un avvertimento al Governo che ha tenuto un atteggiamento molto rigido sulle questioni più delicate poste dalla maggioranza. Sul dissesto idrogeologico la discussione è stata accesa anche all’interno della maggioranza.

In conclusione si è raggiunto un accordo presentando un emendamento che punta a semplificare le procedure per gli interventi contro il dissesto idrogeologico. Tema rilanciato dal disastro avvenuto in Germania. Insieme, si è dato il via libera a un emendamento del centrodestra che destina 40 milioni sul dissesto alla Calabria. Ora si attende il parere Mef.

Le commissioni Affari costituzionali e Ambiente, affronteranno oggi l’altro tema chiave, le accelerazioni di grandi opere.