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Codice della Strada: il casco per i monopattini e il divieto di fumare in auto

Al vaglio gli emendamenti arrivati dai partiti: micro-mobilità al centro del dibattito, ma anche multe più severe per gli automobilisti.

Al tavolo delle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera sono tante le faccende da discutere. Lo si farà a partire da martedì 19 ottobre 2021, giornata dalla quale si esamineranno gli emendamenti al testo del Codice della Strada arrivati dai vari partiti.

Tra le tantissime questioni da analizzare, ce ne sono alcune che hanno la priorità, come i monopattini elettrici (e in parte anche delle biciclette ed e-bike) su cui c’è un consenso unanime, in virtù anche dei molti episodi di cronaca che hanno visto coinvolti questi mezzi negli ultimi mesi, con numeri sempre in crescita (a settembre 2021, solo a Roma, si è registrato il +400% di incidenti gravi).

Ma non ci sono solo i monopattini sul tavolo delle discussioni: tra i temi che verranno affrontati, e su cui i partiti non si trovano d’accordo, ci sono anche limiti di velocità autostradali, divieto di fumo alla guida, stretta su smartphone, tablet e apparecchi che allontanano le mani dal volante, ritorno del bonus taxi (sfruttabile anche solo per andare al lavoro nelle ore di punta).

A tenere banco è soprattutto il tema monopattini. In questi mesi sono state tantissime le proposte di legge presentate, oltre a tutta una serie di ordinanze regionali che hanno cercato di colmare autonomamente i grossi ed evidenti limiti delle leggi attualmente in vigore.

Servono certamente regole più chiare e precise, specialmente per i mezzi in sharing, come per esempio fare luce sui parcheggi o introdurre l’obbligo di targa, di assicurazione e di protezioni anche per i maggiorenni, con casco e giubbetti catarifrangenti. Anche la velocità è un argomento complesso: in base alle richieste, potrebbe scendere a 20 km/h (ora il massimo è 25).

Pene più severe per chi viaggia in due (pratica diffusissima tra turisti e giovani soprattutto nelle grandi città). La Lega propone anche la confisca nel caso in cui i mezzi vengano modificati per aumentarne le prestazioni.

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