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Cingolani a John Kerry: in Italia 80 miliardi per svolta verde

(Come riportato in una nota di Rai News)

In una conversazione telefonica il Ministro ha spiegato all’inviato del Presidente Biden come la ripresa italiana passi per la rivoluzione verde grazie al 37% dei fondi del programma Next Generation Eu.

Saranno stanziati 80 miliardi di euro in 5 anni per la riconversione verde. Così ha spiegato in una telefonata il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani all’inviato speciale per il clima del Presidente degli Stati Uniti, John Kerry attualmente in Europa.

Un investimento che riguarderà un’accelerazione della de-carbonizzazione, con riduzioni che potranno arrivare sicuramente al 55%, puntando al 60% delle emissioni al 2030″. Quindi la ripresa italiana passa per la rivoluzione verde. Come prescrive l’Europa, il 37% del programma Next Generation Eu dovrà andare alla transizione ecologica.

Sono previsti massicci investimenti in nuove tecnologie, una forte spinta all’idrogeno verde e blu, una trasformazione radicale del settore dell’acciaio in senso sostenibile, ma anche mobilità e trasporti sostenibili, stimolo all’autoproduzione di energia nel settore agricolo e accrescimento del contributo dell’agricoltura al contrasto del cambiamento climatico.

E’ previsto anche un rilancio della riforestazione quale strumento nell’ottica di carbon capture, il varo di un ambizioso programma di monitoraggio delle criticità del Paese con un sistema innovativo di osservazione integrato tramite satelliti, droni e sensori a terra.

Il Ministro ha inoltre sottolineato a John Kerry la radicata tradizione di protezione dell’ambiente in Europa e in Italia, base per sviluppare ulteriormente la collaborazione con gli Stati Uniti al fine di accrescere l’ambizione globale: “L’approccio glocal – ha sottolineato – induce a spingere per la presa di coscienza del legame tra azioni e sforzi locali da un lato e benefici globali dall’altro, elevando clima e ambiente a beni comuni riconosciuti universalmente, a beneficio di tutti e soprattutto delle future generazioni, in una logica di pianeta sano e di giusta transizione”.

Cingolani ha poi confermato l’esigenza di puntare all’adozione di raccomandazioni condivise per la ripresa sostenibile con un impegno a una determinata percentuale di spesa verde, sul modello e possibilmente nell’ammontare di EU Next Generation.

Ha quindi confermato che l’Italia si è già dotata di una strategia a lungo termine per la neutralità climatica al 2050.