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Caro prezzi materie prime, PNRR, boom degli appalti, Fridays for future

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

Il ministro Giovannini fa il punto sul settore delle infrastrutture all’Ansa forum

Dall’impennata del costo delle materie prime alle opportunità del PNRR passando per il boom degli appalti, ma anche gli appelli dei giovani nella lotta ai cambiamenti climatici. Sono tanti gli argomenti di stretta attualità toccati dal ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini intervenuto all’Ansa forum, riportati nei vari lanci dell’agenzia stampa. 

“Il settore delle costruzioni è già in un surriscaldamento congiunturale, – spiega il titolare del MIMS – con difficoltà a trovare manodopera, in particolare con certe specializzazioni e abbiamo il forte aumento dei prezzi delle materie prime.

Il governo è già intervenuto su questo e a ottobre ci sarà il decreto per compensare quelle imprese che sulla base di vecchi contratti hanno visto esplodere i costi. Sull’estensione del superbonus, come hanno detto il presidente del consiglio e il ministro Franco, in sede di legge di bilancio, che è il luogo in cui ciò avverrà, valuteremo se l’attuale sistema è ottimale o si devono fare degli aggiustamenti”. Tra i temi affrontati il boom delle iscrizioni alla Pnrr Academy.

 “Il Ministero ha lanciato la Pnrr Academy, dei corsi di formazione con il coinvolgimento dei Rup – i responsabili dei procedimenti, e 10 mila già si sono iscritti, per condividere non solo le nuove regole ma anche le buone pratiche”, ha detto Giovannini, sottolineando che il ministero “ha avviato un’iniziativa che mai era stata fatta”.   

“Se noi approveremo la nuova legge delega sugli appalti, – continua il ministro – poi dovremo fare i decreti delegati e con la tempistica immaginata alla fine nel 2022 questi entreranno in vigore proprio quando tutte le stazioni appaltanti staranno facendo l’ultimo sforzo per il Pnrr.

Siamo proprio sicuri che in quel momento vogliamo perturbare il processo? Lo dico perché è facile dire riformiamo, cambiamo, ma visti i tempi molto stretti abbiamo il bisogno di trovare bilanciamento giusto tra una tempistica molto sfidante e la necessità di semplificare. Le stazioni appaltanti da questo punto di vista hanno un ruolo cruciale”.

Interpellato poi sull’ipotesi che forse serva più tempo, il ministro ha risposto: “Dipende da come nel 2022 vedremo anche l’attuazione delle semplificazioni Pnrr. Se effettivamente le stazioni appaltanti, soprattutto quelle di medie dimensioni, digeriranno molto rapidamente le nuove regole del Pnrr e le troveranno vantaggiose, allora saranno già pronte per l’estensione al resto.

E’ una sperimentazione che stiamo facendo e poi valuteremo se il sistema è pronto per un’estensione di quelle regole anche alle opere non Pnrr”. Sollecitato sul tema degli appalti ha aggiunto che “C’è un vero e proprio boom degli appalti, nel primo e secondo trimestre di quest’anno, perché le nuove procedure sono state ormai digerite e con la ripartenza dell’economia c’è un vero e proprio boom e il settore viaggia ad un tasso del 13% rispetto al passato”.  

Infine una riflessione riguardo le manifestazioni scolastiche per il clima. “Io ho incontrato Greta un anno e mezzo fa quando venne a Roma credo per la prima volta. Credo che i Fridays for future abbiano avuto un ruolo cruciale nello stimolare il cambiamento culturale. Naturalmente non spetta loro fare proposte puntuali, perché è un movimento globale, anche se le stanno elaborando e non vedo l’ora di vedere le loro proposte per capire in che misura rafforzano la nostre impostazioni o vanno in una direzione diversa.

Il punto cruciale però è che la corsa verso la sostenibilità, come ha detto Draghi, deve essere accelerata e non riguarda solo i poteri pubblici: devono essere le imprese, le famiglie, noi individui.  È una trasformazione necessaria, assolutamente vitale per il nostro futuro e qualcosa di complesso che non riguarda un singolo paese, né la sola Ue, ma tutto il mondo”, ha aggiunto Giovannini, sottolineando che “le imprese e i paesi che saranno sulla frontiera di questa trasformazione avranno anche opportunità economiche di occupazione”.

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