Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Bei: seconda tranche di 700 milioni per AV Napoli-Bari

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

L’importo complessivo è di due mld di euro ed è il più grande finanziamento nella storia della Banca Europea a un singolo progetto in tutta Europa

Un miliardo e 700 milioni per grandi infrastrutture ed emergenza Covid. È l’importo complessivo dei finanziamenti perfezionati nei giorni scorsi dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) a favore dell’economia italiana. Come riportano tutti i principali organi di stampa, un miliardo è andato alla sanità, come seconda e ultima tranche del maxi prestito varato la scorsa estate per far fronte all’emergenza pandemica. Alla linea ferroviaria Napoli-Bari sono stati destinati invece 700 milioni, seconda tranche del prestito complessivo di due miliardi per la più importante opera infrastrutturale nel Sud Italia negli ultimi 30 anni. 

Quello per la Napoli – Bari è il più grande finanziamento nella storia della Bei a un singolo progetto in tutta Europa. Dopo una prima tranche di 800 milioni perfezionata a fine 2020, nei giorni scorsi è stata siglata la seconda, per un importo di 700 milioni. Nel corso del 2021 potrebbero maturare i tempi anche per la terza e ultima tranche da 500 milioni. 

Il finanziamento a favore della Repubblica italiana, attraverso il ministero dell’Economia e delle Finanze, avrà come beneficiario finale Rete Ferroviaria Italiana (RFI), la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che sta realizzando l’infrastruttura. La Bei copre con questa operazione il 30% circa del costo totale dell’opera, pari a 6,2 miliardi. 

La nuova infrastruttura prevede la realizzazione di una ferrovia di 140 chilometri per l’Alta velocità tra le due principali città del Sud Italia, in molte parti con un nuovo tracciato o con il raddoppio della linea attuale, in molti tratti ancora a un solo binario. Gallerie, scambi, 14 nuove stazioni intermedie: tutto realizzato secondo i più moderni standard tecnici. I treni, sia merci sia passeggeri, viaggeranno a una velocità massima di 200 chilometri orari, portando il tempo di percorrenza della tratta Napoli-Bari da 3 ore e 50 minuti a due ore, senza fermate intermedie. 

Sulla Roma-Bari si scenderà dalle quattro ore attuali a tre. Il completamento dell’opera è previsto entro il 2026. Il progetto si inserisce nella rete ferroviaria Scandinavia-Mediterraneo, che estende fino a Bari gli standard del corridoio europeo TEN-T (Transeuropean network-Transport) Scandinavo-Mediterraneo, stimolando una maggiore integrazione economica e sociale tra le diverse aree della UE.

Il progetto sostiene in modo significativo i principali obiettivi di lotta al cambiamento climatico e contribuisce al raggiungimento di diversi obiettivi della UE, in particolar modo la coesione e l’integrazione europea. Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, 2.000 sono i posti di lavoro durante la fase di costruzione: 200 verranno attivati per garantire l’operatività del servizio. La durata del prestito è di 30 anni.