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Aspi, oggi i Benetton escono da Autostrade. Dopo quasi tre anni dal crollo del Ponte Morandi

Oggi il riassetto di Autostrade per l’Italia giunge alla conclusione. Dopo il parere positivo espresso dall’assemblea dei soci della controllante Atlantia, che ha come azionista la famiglia Benetton, toccherà al Consiglio della holding esprimersi sull’offerta del consorzio composto da Cdp, Blackstone e Macquarie per rilevare l’88% di Aspi. Il via libera del Consiglio appare quasi scontato, visto che lo stesso board si è espresso favorevolmente sulla proposta nella relazione illustrativa preparata per l’assemblea.

I legali delle due parti hanno lavorato per mettere a punto i contratti per la compravendita delle azioni con l’intento di firmare gli accordi vincolanti per la cessione dell’88% di Aspi il prima possibile, molto probabilmente in questa settimana se ci saranno tutti i documenti. Una fase diversa da quella del «closing», ovvero quando avverrà il pagamento effettivo e il passaggio delle quote: per farlo ci vorranno ancora diversi mesi è previsto nel primo trimestre 2022.

Con la liquidità arrivata dalla cessione di Aspi per la holding si può aprire una nuova fase di sviluppo in nuovi settori infrastrutturali.